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La scuola, che come la scienza e in genere la democrazia, avvia alla libera scelta e quindi ammette le opzioni diverse all'unica condizione che rispettino la Costituzione.

Questa affermazione, che a prima vista appare ovvia, in realtà comporta una visione esigente. La libera scelta infatti appartiene al singolo, mentre la Costituzione è di tutti. Ne segue che il singolo è riconosciuto come elemento fondamentale dell'insieme, e che l'insieme non è la somma dei singoli ma la loro libera espressione.

Il concetto di merito appeso in fondo al titolo "Ministero dell'istruzione e del merito" è chiaramente diverso anzi opposto, a questa visione.

Attribuisce infatti il merito non alla collettività in quanto espressione della democrazia, ma a un governo che, nelle attuali condizioni, è espressione di una parte politica e non dell'intera popolazione.

L'idea di cittadino che con i suoi atti esprime il presente governo, non appare quella del singolo che tenta e ritenta la propria strada fino alla scelta del cammino che percorrerà, ma quella di un combattente inserito in una gara che, da parte di una giuria, verrà decretato vincitore del trofeo del merito inteso come gloria personale nell'empireo abitato da chi governa.

La richiesta, che da più parti viene fatta alla presidente del consiglio, di chiarire le sue fonti e i suoi obiettivi politici,  investe, come si vede, anche la scuola.

Il tema da affrontare circa la scuola non è però solo quello di opporsi a questa visione non democratica, e neppure banalmente quello di sventolare la bandiera dei grandi ideologi della democrazia, ma piuttosto di osservare con attenzione quel che sta diventando il sistema umano con il progredire della tecnologia e il conflitto tra forme di convivenza, e indicare quale sia l'auspicabile percorso che si apre ad un nuovo cittadino che si apre al divenire adulto consapevole. 

E' indubbio che, contemporaneamente, occorrerebbe affrontare il tema più generale del significato della politica, ma in questa sede resto sul terreno che qui è stato offerto.