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Inviato da avatar Eugenio Galli il 27-02-2012 alle 08:55

Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta

Come segnalato nel Comunicato Stampa riportato da Oliverio, venerdì 24 febbraio si è svolta la presentazione dell’e-book “Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta”, una pratica guida alla cui realizzazione la nostra associazione ha intensamente collaborato.

Nel corso della presentazione, che si è svolta nel cortile d’onore di Palazzo Marino, per l’occasione affollato di ciclisti, alla presenza fra gli altri del presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, del consigliere comunale Mattia Calise e del presidente di Fiab Ciclobby Eugenio Galli, l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha evidenziato il risultato del lavoro di monitoraggio svolto dal Comune di Milano negli ultimi sei mesi lungo gli itinerari ciclabili, con un incremento delle multe per sosta abusiva: + 613,3% tra agosto 2011 e gennaio 2012, rispetto agli stessi mesi di un anno prima.

L’obiettivo è ripristinare il rispetto degli spazi per la bici, oltre che incrementarne la disponibilità.

Ma l’impegno dell’Amministrazione comunale è anche finalizzato al miglioramento della sicurezza stradale.

Maggiori dettagli sulla presentazione sono disponibili sul sito www.ciclobby.it.

Qui a seguire riportiamo il testo integrale della prefazione che il presidente di Fiab Ciclobby, Eugenio Galli, ha scritto per questa edizione del manuale.

Il Codice della strada, con disposizione purtroppo ampiamente sottovalutata (art. 230, comma 1), prevede appositi programmi di educazione stradale nelle scuole, anche al fine di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto.

In generale, informazione, educazione e rieducazione, non solo verso le fasce più giovani ma anche nei confronti degli adulti, rappresentano un tassello fondamentale per la costruzione di una “cultura della sicurezza stradale” e costituiscono un elemento imprescindibile per un buon lavoro di promozione dell’uso della bici.

Non è solo questione di distribuire torti o ragioni in caso di incidente, ma anche e soprattutto di prevenirne il verificarsi, di proteggere l’incolumità fisica del ciclista, di assegnare alla bici quella dignità di mezzo di trasporto tante volte negata, con la prospettiva di favorire il più possibile l’utilizzo diffuso della bicicletta, in sicurezza (sono ancora molte le persone che non utilizzano la bici per timore del traffico).

Occorre partire dalla consapevolezza dei diritti e dei doveri per un’affermazione responsabile della presenza dei ciclisti sulle strade, dove essi non hanno una posizione inferiore agli altri utenti. D’altro canto, il semplice rispetto delle regole della circolazione (tenere la destra, procedere in fila indiana, segnalare le svolte, utilizzare le piste ciclabili ove esistenti) può non essere sufficiente a garantire la sicurezza del ciclista e in qualche caso avere addirittura effetti controproducenti (si pensi ai casi di apertura improvvisa degli sportelli di auto in sosta, rispetto al ciclista che tiene correttamente la destra, o di piste ciclabili in cattive condizioni di manutenzione o addirittura non a norma, e quindi pericolose, con riferimento all’obbligo di percorrenza che il Codice della strada pone a carico del ciclista). E anche alcuni dispositivi di protezione individuale (come il casco), non solo non devono sostituire misure di prevenzione collettiva, ma possono rivelarsi inadeguati se il ciclista si muove come uno sprovveduto nelle insidie del traffico.

Non quindi suscitare paura, bensì creare attenzione: questo l’obiettivo della presente guida che il Comune di Milano ha voluto realizzare, riaprendo meritoriamente un dialogo virtuoso interrotto ormai da troppo tempo.

Sicurezza stradale: i suggerimenti ai ciclisti

La nostra associazione ritiene fondamentale perseguire l’obiettivo della sicurezza stradale anche attraverso il coinvolgimento attivo dei ciclisti, in quanto utenti delle strade, evidenziando l’importanza:

a) di farsi VEDERE: luci e catadiottri non sono optional; sono invece elementi fondamentali (e anche obbligatori) per la sicurezza del ciclista e devono quindi essere sempre presenti e in condizioni di efficienza. Idonei capi di abbigliamento migliorano ulteriormente tale visibilità e quindi accrescono la sicurezza del ciclista;

b) di farsi SENTIRE: anche il campanello è obbligatorio, ma quelli in commercio sono spesso scadenti: è bene quindi operare una scelta accurata, preferendo modelli che siano ben udibili anche a distanza e nel caos del traffico;

c) di rispettare le NORME: conoscere e rispettare norme e segnaletica è un modo per partecipare consapevolmente alla propria sicurezza (condizione necessaria anche se non sufficiente);

d) di essere PRUDENTI, perché prudenza e buon senso aiutano a prevenire incidenti (evita se puoi le strade più trafficate; pedala come se fossi invisibile; cerca sempre il contatto visivo con gli altri conducenti; valuta i pericoli che ti stanno intorno...).

Prudenza

Qualità di chi valuta con ponderazione ciò che è opportuno fare e agisce in modo da evitare rischi inutili a sé e agli altri. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione.

La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare (Marco Tullio Cicerone).

La guida “Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta” può essere scaricata anche dal sito di Ciclobby, da questo link.

Osservazioni e proposte per migliorare i contenuti della guida possono essere inviati in risposta a questo post, Ciclobby provvederà all’inoltro agli uffici comunali affinché possano tenerne conto in occasione di eventuali edizioni di aggiornamento.

Eugenio Galli

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