Associazioni nel parco delle Cave
Le associazioni (o meglio le aree recintate delle stesse) non dovrebbero esistere all'interno del parco delle Cave, perché ne impediscono la realizzazione completa come parco unico e fruibile, a disposizione di tutti, e rappresentano un po' un freno alle sue potenzialità e in certi casi un'incompatibilità (quando per esempio chiedono di asfaltare percorsi per accedere e parcheggiare con autoveicoli all'interno del parco o quando ancora recentemente capitozzavano gli alberi nelle aree in concessione).
Certo, alle origini furono meritevoli del recupero e della salvaguardia di aree degradate che non erano parco ma ex-cave abbandonate e discariche, svolgendo anche un presidio del territorio, ma non sarebbe ora, dopo decenni e con un parco che si è sviluppato intorno senza essere mai finito come si deve, di ripensarne la presenza futura e di immaginare anche qualcosa di diverso?
Io non so se ci sono altri parchi con una tale anomalia ma, preso atto che questo è nato così, si può anche andare avanti, perché le concessioni non devono per forza essere eterne.
Ovviamente ciò non toglie che le associazioni debbano e possano continuare a svolgere tutte le attività e iniziative per cui sono nate o altre adatte al parco, ma che non siano più un ostacolo alla visione unitaria e concorde del progetto e della gestione del parco delle Cave (che dovrebbero essere aperte al pubblico).
Andrea Giorcelli