1 anno fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.

SAN MARTINO.

…com'esuli pensieri nel vespero migrar.

Porto l’esempio dello scrivente in modo che il nostro Sindaco Sala capisca bene dal punto di vista economico cosa significhi per una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli, dover cambiare un'auto.

Abbiamo un diesel euro4 con FAP ecc. ecc. Decidiamo di dotarci della famosa scatola nera accedendo al sito MOVE-IN ma il primo problema è che non ci sono scatole disponibili, il secondo problema è che non ci sono meccanici disponibili, il terzo problema è l’accesso alla procedura che richiede non solo l’iscrizione al sito ma anche di essere in possesso del celeberrimo SPID. Poi si viene a sapere che il sistema accumula i chilometri senza distinguo, dunque tutti i chilometri percorsi H24 giorno e notte, sabato e domenica dentro e fuori Milano. Sulla base del nostro profilo utente che ci vede come forti consumatori, non ci pare proficuo e soprattutto non risolve il problema, dunque decidiamo di acquistare un'auto con una combustione compatibile con la scelta politica del nostro Sindaco, fatta passare come scelta ecologica per il bene superiore del cittadino milanese del centro e della periferia, al motto di: "Tutti devono adeguarsi perché noi lo stiamo facendo per il bene superiore, noi sappiamo che questo è giusto".

L'auto diesel a Milano, nonostante l'ottimo stato ci viene quasi rifiutata e dunque conviene demolirla più che regalarla, per questo decidiamo di andare con l'acquisto di un'auto a basso chilometraggio tuttavia usata. Il mercato di Milano, grazie ad area B ha subito un'impennata e i costi altrettanto dunque un'auto decente di piccola cilindrata costa sui 14 mila euro ma solo se si accede a un finanziamento altrimenti, se volessimo pagare cash costa 15.500 euro. A questa cifra vanno aggiunte le assicurazioni, gli interessi di finanziamento, ecc. ecc. e alla fina si arriva a circa 17 mila euro.

Si capisce bene che molte Famiglie non ce la fanno, in primis perché per accedere al finanziamento servono garanzie e un'impronta finanziaria pulita (profilo CRIF), in secundis perché un finanziamento medio costa 250 euro al mese e dipende da quanto dai all'acquisto e quanto sei affidabile come "pagatore" dal sistema bancario (basta una rata del mutuo non pagata). Va da sé che una Famiglia con moglie e 1 bimbo, a 1200 euro/mese non può farcela o si cerca un secondo lavoro e poi un terzo se necessario, riducendo gli spazi personali e per la propria famiglia, un vero girone infernale dove si sopravvive, nulla più.

Il risultato è che noi abbiamo potuto concludere senza problemi ma moltissimi altri no e dunque, se hanno la necessità di spostarsi con l'auto per sopperire a orari e impegni vari in tempi ristretti e grandi distanze, devono rivolgersi ai mercati trasversali dove la possibilità di essere raggirati è altissima e purtroppo spietata. Non parliamo dei prestiti erogati dai cravattari. Questa scelta ha portato molti cittadini a doversi ulteriormente indebitare e purtroppo a dover ricorrere a stratagemmi per sopravvivere, spostando l'asticella del benessere ancora più in basso per poterla saltare, ma certo il nostro sindaco è ben lontano da queste logiche di sopravvivenza, Lui e la sua fidata Arianna Censi, inneggiano alla "ragion superiore", all'idea che il cittadino dovrà adeguarsi senza colpo ferire poiché il Comune sta agendo per il bene di tutti, della collettività. Peccato che la collettività non esista più, esistono soli e grigi, i cittadini avvolti in dinamiche di sopravvivenza e tecniche di sopraffazione l'uno verso l'altro.

Non saprei dire se tutto questo rimandi a possibili percorsi di denuncia per un eccessivo abuso del potere istituzionale anche sulla Giunta oltre che sui municipi e i comuni di fascia ma in Area Metropolitana, che di fatto non possono intervenire. Sembra un Sindaco totalmente dedito a percorsi personalizzati quasi customerizzati per piacere a un certo tipo di elettorato. Credo davvero che questa scelta possa essere catalogata come una definitiva presa d'atto della incapacità oramai palese di gestire una complessa città come Milano, dove tutto è in mano al privato e alle grosse società finanziarie, dove il pubblico non esiste più si fa solo ciò che produce forti guadagni o consensi. Tutto il resto è noia, cantava il Califfo.

Gianluca Gennai

Nessuna risposta inviata