Materiale
Informativo
2 mesi fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.

Seguendo il ciclo di conferenze LA LIBERTA' DI NON ESSERE DIGITALI ricordo la critica di Platone alla scrittura, come lesione della memoria, quella diffusa sulle prime calcolatrici, come menomazione del calcolo manuale, fino allo “Internet rende stupidi” di Nicholas Carr.
Ma il digitale non è solo software, potenzialmente decerebrante, ma anche hardware, vieppiù energivoro (compreso il “virtuale” Cloud Computing) e inquinante per la vertiginosa obsolescenza delle apparecchiature.

Se il digitale sembra un farmaco (pharmakos vuol dire sia medicina e sia veleno) per sanare tanti nostri problemi personali e sociali, come considerare le controindicazioni? Come scriverne il Bugiardino?

 

avatar Giulio Beltrami 2 mesi fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 1 persona.
avatar Francesco Varanini 1 mese fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 1 persona.
avatar Giulio Beltrami 1 mese fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
avatar Giulio Beltrami 1 mese fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.