Doniamo, riceviamo in dono, barattiamo.

Cara Germana,
sono d'accordo e propongo di usare questa discussione informata anche per segnalare le realtà cittadine digitali e fisiche dove si svolgono le attività auspicate.

Inoltre si potrebbero organizzare periodici momenti di incontro fisico per conoscersi, rivedersi ed effettuare gli scambi e le donazioni del caso.

Oliverio

Germana, scusami leggo adesso il tuo post.

Perdonami, ma aprile/maggio per me è un momentaccio. Ho montagne di impegni con la scuola, scommetto che non sai cosa sia il malefico "documento del 15 maggio", una specie di librone che deve essere scritto per ogni quinta a cura del coordinatore o della coordinatrice (che sarei io). E poi i verbali, e poi il corso di aggiornamento. E poi voglio andare in pensione ma non ho ancora 67 anni!!

Poi c'è la raccolta firme. Hai firmato per la lista Pace Terra Dignità? Domani vengo a Milano a consegnare le firme. 

Poi c'è stata la morte di Jessi e l'altro ieri è arrivata una nuova cagnolina salvata dalla strada in Albania e totalmente da addestrare, che fa quello che vuole lei e quando vuole lei e non è nemmeno sterilizzata e oggi è scappata due volte e io sono già isterica.

Insomma, cioè parlane con Peppe se vuoi. Lui mi sembra già meno stressato. Io in questo momento non ho tempo nemmeno di respirare.

E dalla parte di là è tutto un cantiere aperto. Ricordi il portico? Ecco, è un ammasso di macerie. Forse è meglio aspettare che siano finiti i lavori?

E poi magari ci sentiamo per telefono, che dici?

Scusami, un abbraccio

Elena

Sui social c'è una frenesia di scambi perché è un luogo vivo e popoloso.

Ci sono gruppi di dono che funzionano alla grande, moderati e controllati affinché non ci sia chi se ne approfitta per lucro.

Per citarne qualcuno su Facebook:

Non lo usi? Te lo regalo

Te lo regalo se lo vieni a prendere

Te lo regalo Milano e Provincia

Ce ne sono tanti a livello di quartiere e in più ci sono gruppi di solidarietà che fanno miracoli (finiti sui giornali) quando le istituzioni ancora devono mettersi in moto.

Ed è veramente facile fare felice qualcuno senza spendere tempo e soldi con qualcosa che butteresti nella differenziata.

Grazie per avere riproposto il tema del baratto, negletto dall'ossessione per il portafogli degli Italiani.

Sulla carta è un eccellente strumento e metodo civico, ma in pratica rischia sprechi e contenziosi, soprattutto se riguarda beni materiali, che richiedano spazi di scambio e magazzino.
Per cui sarei più propenso a soluzioni, come la “Banca del Tempo”, che riguardino principalmente impegni personali, solo eccezionalmente scambiabili con regali, in modo da favorire la socialità.

In ogni caso segnalo il portale comunale per il welfare WeMi, perché potrebbe fungere da luogo virtuale oltre che fisico, in cui gestire i baratti, tra cui anche la idea del “badante digitale”, oltre quella della mappatura dei parcheggi per disabili.
Con l'obiettivo di “incubare” qui, in dibattiti come questo, servizi utili alla cittadinanza [digitale].

https://www.facebook.com/barattodelfare