Caso Ruby e Centri Sociali
Si è riavviata la macchina da guerra contro Berlusconi.
Evidentemente il Silvio è il pericolo pubblico numero uno. Le sue telefonate (indebite o meno) per la Ruby sono la principale minaccia per i cittadini milanesi e italiani.
Intanto continua tranquillamente ad operare la colossale "associazione a delinquere" di centri sociali (una ventina fra Milano e hinterland) e graffitari. Gente che ha rubato interi edifici e ci rimane da anni, viola ogni legge, disturba la quiete pubblica, evade il fisco, vandalizza la città, ha siti web dove si fa apologia di reato ed istigazione a delinquere da mane a sera. E per di più sono collusi con tanti politici (che li coprono e li sostengono).
Addirittura alcuni di loro espongono nei musei di arte contemporanea (a carico del contribuente).
Ma ovviamente di tutto ciò non gliene frega assolutamente a nessuno, e l' occupazione principale della magistratura (e dei media) sono le telefonate o le ragazze di Berlusconi.
Un esempio eclatante di mistificazione della realtà da parte dell'ideologia. Sembra di essere nel 68. Con la differenza che allora almeno le istituzioni erano sane. Mentre oggi sembrano essere loro le principali affette dall'ideologia.
Intanto sabato si danno appuntamento i no-tav alla stazione centrale. Rivendicano il "diritto" a non essere perseguiti anche se commettono reati. Qualunque cosa facciano loro devono essere "liberi tutti". In pratica la logica nazista del superuomo. Uno che deve poter fare quello che vuole e nessuno glielo deve impedire.
Intanto godiamoci il festival di sanremo, con il kompagno celentano che spara le sue ... (perle di saggezza), e finanzia la rossa Emergency coi soldi dei contribuenti.