Dal 2004 al 2009, ho coordinato alcuni dei Comitati Cittadini contrari alla realizzazione dei parcheggi sotterranei, spesso progettati in luoghi  inadatti e utili solo a chi li costruiva (Cittadini Propositivi).

Ritengo che la realizzazione dei parcheggi interrati, senza costituire di per sé una formula idonea a risolvere i problemi del traffico, abbia comportato rilevanti costi per la collettività in termine di ambiente e di danni biologici e di natura esistenziale a carico delle persone.

Il Programma Urbano Parcheggi ha destato aspre critiche da parte dei cittadini a causa di:

- localizzazioni in aree d’interesse storico ed archeologico;
- distruzione del patrimonio arboreo o sua definitiva compromissione;
- stravolgimento delle abitudini collettive per la rinuncia forzata al godimento degli spazi pubblici;
- durata delle attività di cantiere oltre i termini stabiliti;
- rilevanti danni agli stabili per gravi lesioni strutturali d’origine colposa;
- aumento ingiustificato del costo d’acquisto dei box dopo la stipula del compromesso di vendita;
- intollerabile disturbo dei residenti per effetto delle emissioni rumorose e per la diffusione di polveri;
- limitazione alla libertà di circolazione veicolare e pedonale;
- incidenti occorsi al personale addetto ai lavori e a terzi, per inosservanza delle norme di sicurezza;
- danno all'economia locale per la sensibile contrazione delle attività produttive, commerciali e del terziario;
- alterazione della fluidità del traffico con riflessi su scala metropolitana.

In futuro, prima di progettare opere pubbliche ed avviare cantieri nel cuore della città, sarà doveroso rispettare alcune ragionevoli regole elencate qui di seguito (Cittadini Propositivi – Decalogo del buon Parcheggio).

1) Evitare le piazze alberate, le aree di interesse archeologico e monumentale, i parchi gioco per bambini, le scuole e i punti di ritrovo degli anziani del quartiere.

2) Non proporre parcheggi in project financing con posti auto a rotazione che attirano traffico in città.

3) Scavare lontano dalle case per non danneggiarle. Usare tecniche d’abbattimento delle polveri e diminuzione del rumore durante i lavori.

4) Non scavare sotto la falda. Le pompe dell’acqua, drenando sabbia, abbassano il livello del terreno e minacciano la stabilità delle case.

5) Preferire i parcheggi meccanizzati. Occupano meno spazio a parità di auto, non inquinano, non facilitano aggressioni nei sotterranei e si costruiscono più in fretta.

6) Organizzare il cantiere senza penalizzare l’accesso alle case e ai negozi. Abbreviare la durata dei lavori per diminuire i disagi, rispettando i giorni festivi e la notte.

7) Assicurare un corretto ordine di vendita dei posti auto sulla base delle prenotazioni, senza favoritismi.

8) Non vendere i box a chi abita lontano dal parcheggio per non favorire gli speculatori. Evitare aumenti ingiustificati dei costi rispetto a quelli previsti nel bando di gara.

9) Non approfittare delle procedure di project financing per gonfiare le stime dei costi e realizzare eccessivi profitti, confidando nel fatto che il bando di gara andrà deserto.

10) Garantire un’elevata qualità degli interventi di sistemazione in superficie: verde, arredo urbano,  corpi scala e ascensori.testimoniare come non esistano dei sì o dei no pregiudiziali, ma vi siano da rispettare quando si. di  sarà necessario.

Sarà inoltre necessaria una riformulazione del Programma Urbano Parcheggi mediante ricorso all'istituto della " consultazione pubblica" demandata direttamente ai Consigli di Zona che potrebbero analizzare in maniera più obiettiva:

- la valutazione di costo e benefici;
- la portata reale degli effetti dell'opera sull'ambiente;
- la concreta qualità progettuale;
- la coerenza del progetto rispetto alle soluzioni costruttive possibili;
- la congruenza economica e norme di garanzia con l'acquirente;
- le reali problematiche gestionali dell'opera;
- i criteri di scelta del contraente e la formulazione dei bandi in conformità alla normativa appalti pubblici;
- il monitoraggio ambientale durante la fase esecutiva ed in fase postuma all'esecuzione;
- l'adeguata attuazione delle misure compensative e mitigative.

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