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Inviato da avatar Giulio Beltrami il 31-01-2023 alle 19:49

Ho un'idea di Metaverso diversa dall'attuale Paese dei Balocchi e che non esige una Realtà Virtuale Immersiva, ancora tecnologicamente acerba e sgradevolmente intrusiva.
E comunque sono d’accordo con Simone Morini nel preferire, ad ambienti virtuali pseudo realistici, mondi fantastici: perché non “animiamo” Paradisi ed Inferni digitali, invece di muoverci come burattini entro case, uffici e città da cartone animato?   

Ma credo più promettente popolare il Metaverso con i nostri Gemelli Digitali Personali e Civici: sorta di Angeli Custodi in Rete, che ci assistano e proteggano, con avvisi e suggerimenti su interfaccia vocale, ambientale o indossabile:



Infine anche la speranza di scansare immanenti catastrofi ecologiche e nucleari deve riporsi in investimenti globali in tecnologie d'avanguardia, come “Destinazione Terra”, piuttosto che nella folk-politica, di dimostranti e imbrattatori.

Mentre sul rischio di tecno-oligarchia, paventato da Pietro Tamburrini, da una parte mi batto per il potenziamento digitale ed ecologista dei nostri concittadini, dall’altro confido in una élite mondiale, come la Fondazione galattica di Isaac Asimov o come il tecno-monachesimo apocalittico di Walter M. Miller Jr. nel suo “Un cantico per Leibowitz”.

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