I cestini non sono bidoni condominiali

Buongiorno,

la raccolta rifiuti "a cassonetti" non è adatta ad una città come Milano. Dove è stata sperimentata i risultati sono stati disastrosi (niente raccolta differenziata, rifiuti ingombranti nei cassonetti, sporco e discariche abusive all'intorno, cassonetti spostati in mezzo alla strada per recuperare un posto auto).

Del resto basta considerare quello che accade nelle vicinanze delle campane stradali  per  la raccolta differenziata carta/vetro per rendersi conto che meno contenitori ci sono sul territorio, meglio è.

Non possiamo eliminare (e qualcuno direbbe: "purtroppo") i cestoni stradali perchè, così facendo, forniremmo un alibi a chi butta le cartacce per terra e non raccoglie lo sporco del cane. Il Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e la tutela del decoro e dell'igiene ambientale, all'Art. 19 comma 1, proibisce però di utilizzare i cestini per lo smaltimento dei rifiuti prodotti in ambito domestico. I nostri Ispettori Ambientali, quando trovano riscontri che permettano di risalire al trasgressore, sanzionano questi comportamenti, anche se neppure con le sanzioni (più di 1.000 all'anno!) è stato possibile sradicare questa cattiva abitudine.

Abbiamo deciso di non mettere locandine informative sui cestini perchè rischiano di diventare una bacheca per altri messaggi e affissioni (peraltro vietate dallo stesso Regolamento).

La nostra linea di azione di fronte al problema segnalato è:

- passaggi frequenti per la vuotatura dei cestoni stradali (quotidiana in tutte le vie della città, due o tre volte al giorno in alcune località critiche o molto frequentate);

- in qualche caso eliminazione dei contenitori utilizzati male;

- sanzioni a chi viola il regolamento.

E' molto importante anche l'attività di comunicazione e sensibilizzazione e siamo perciò grati a chi ha aperto la discussione su questo tema.

Un cordiale saluto.

Silvia Intra

(responsabile Customer Center Amsa)

So di toccare un tasto dolente.

In molti vorrebbero l'eliminazione dei cestini stradali per questioni di decoro ma è giusto quel che è stato già scritto dal responsabile amsa.

Qui la carenza è da ricercare nel cittadino.

L'uso scorretto dei cestini non dovrebbe esserci per educazione.

Eppure, a ben guardare, qualche responsabilità ce l'ha il comune e chi "governa".

E' da molto tempo che qualcosa si è inceppato nel meccanismo di collaborazione e fiducia reciproca tra cittadino e istituzioni.

I problemi di "maleducazione" si possono risolvere se i primi a sorvegliare il territorio sono i cittadini; se le segnalazioni di questi ultimi sono ricevute e prese in considerazione da chi di dovere, se la "punizione" per chi infrange le regole è proporzionata, immediata e certa.

Purtroppo oggi al cittadino non è più riconosciuta la funzione di primo controllore.

In parte è dovuto alla mancanza di strumenti di collaborazione da parte delle istituzioni:

chi vedesse qualcuno mettere un piccolo elettrodomestico in un cestino cosa dovrebbe fare?

Chiamare la polizia e nel frattempo trattenere il malfattore?

Redarguirlo semplicemente sperando che bastino le parole ad evitare il ripetersi di comportamenti sbagliati?

Mettersi in due o tre a fare le ronde ai cestini e menare chi insozza i marciapiedi?

Nulla di tutto ciò: il cittadino non fa più nulla, è già tanto se denuncia sul forum (cosa che in questo caso non risolve assolutamente il problema).

Tantopiù che ognuno di noi a volte fa cose che non dovrebbe o vorrebbe fare, e sa benissimo che se per sbaglio qualcuno sporgesse davvero denuncia (e questa non cadesse nel vuoto come spesso accade) la punizione sarebbe tremenda.

La burocrazia non perdona e la più piccola stupidata, una volta finita nelle mani dell'esatri, diventa una bomba ad orologeria pronta a scoppiare.

Un'odissea burocratica dagli sviluppi imprevedibili.

In un paese corretto ci sarebbero gli strumenti corretti per denunciare (ad esempio due o tre belle foto che colgano in flagranza chi sporca senza rispetto, che dimostrino la ripetitività del gesto, da far avere in forma anonima ad un ufficio Amsa o della polizia).

Seguono indagini veloci e una multada 10-20 euro ad infrazione.

Sentirsi controllati sarebbe un ottimo deterrente.

Sapere che le multe non sono elevate, un incentivo a denunciare comportamenti scorretti senza sentirsi in colpa.

Però siamo in un paese in cui se scatti la foto ad un assassino che uccide devi chiedergli il permesso altrimenti  finisci in galera per violazione della privacy.

Se vai a denunciare qualcuno al commissariato prima aspetti minimo quattro ore, poi devi sorbirti lo sguardo annoiato di un poliziotto che ti guarda come se fossi un alieno o un cittadino che sta compiendo un crimine davanti ai suoi occhi, tenta di dissuaderti (e non a torto visto il rischio di controdenunce), e poi apre una pratica che è un puro spreco di carta visto che nessuno se ne farà mai carico.

Succede così che i furfanti ed i maleducati, grandi o piccoli che siano, possono dormire sonni tranquilli e perseverare nelle loro cattive abitudini.

Ripropongo questo problema di chi deve partire ed abita in una casa singola, nessuna delle risposte l'ha affrontato.

Multare chi deve partire improvvisamente o per le ferie? No.

Portare alle isole ecologiche esistenti? Lontane e probabilmente chiuse all'orario di partenza. Diamo prima ai cittadini una possibilita' di agire legalmente, e solo poi multiamo chi non rispetta le regole.

Sono del parere che il "martellamento" attraverso manifesti, adesivi o similari, invio di prospetti da affiggere nei condomini sia assolutamente utile.

Scusate, ma una volta c'erano affissi i cartelli "vietato sputare" ora non ci sono più e tutti sputano per terra. 

L'essere umano deve sentirsi ripetere le cose e l'educazione civica, soprattutto a chi a scuola non l'imparata perchè troppo giovane (e ora non fa nemmeno più parte dei programmi) si insegna anche così, e sono le amministrzsioni/istituzioni che devono farlo.

In fondo lo dicevano anche i latini "repetita iuvant".

Buongiorno,

per controllare... controlliamo. Però le persone che si disfano dell'immondizia domestica in questo modo poco corretto hanno imparato a togliere ogni riscontro che possa far risalire al produtore dei rifiuti, così le sanzioni sono molto poche. E' dificile infatti cogliere i trasgressori sul fatto.

Cordiali saluti

Silvia Intra

Ho visto coi miei occhi un controllore AMSA che fotografava i rifiuti abbandonati, per fortuna c'era su uno scatolone un indirizzo e così ha detto che sarebbero riusciti a fare la multa, ma appunto è difficilissimo risalire ai colpevoli o coglierli sul fatto.

Personalmente non ho mai visto essuno mettere sacchetti per strada, eppure ce ne sono tantissimi,  evidentemente lo fanno nelle ore notturne....

Nella mia zona (Via Padova / Pasteur)  ormai l'educazione non esiste più, e ringrazio l'AMSA e i suoi operatori per l'incessante lavoro quotidiano, altrimenti saremmo ridotti come in una discarica.............

Buongiorno,

sull'imboccatura stretta i sacchetti venivano appoggiati, con "effetto fungo": cestino vuoto sotto e sacchetto rigonfio sopra.

Un cordiale saluto.

Silvia Intra

Servizio Clienti Amsa

ho notato anche io che non si fa la differenziata in buona parte degli eserizi commerciali, non solo, ma alcuni di loro buttano il sacchetto nei cestini per strada. dunque mi domando: pagano anche loro o la fanno franca?

soprattutto in questo periodo di aumenti me lo domando!

Buongiorno,

stiamo preparado una campagna di affissione per disincentivare questi comportamenti. Una volta chiarito pubblicamente che i cestini non sono collocati per smaltire i rifiuti domestici, si potrà intensificare l'attività di controllo e sanzionamento (sempre che si riescano a trovare riscontri che permettano di risalire al produtore dei rifiuti!).

Un cordiale saluto.

Silvia Intra

Servizio Clienti Amsa

Sono contenta che non sia passato tutto nel dimenticatoio, anche perchè la situazione si sta consolidando, anche se il passaggio dell'amsa avviene due/tre volte alla settimana, ma l'immagine di degrado è molto forte !