Audizione della Vicesindaca Ada Lucia De Cesaris e dell'Assessora ai Lavori Pubblici Carmela Rozza sulle opere per la riapertura del sistema dei Navigli milanesi

Il progetto è affascinante e in controtendenza rispetto ad una città che ha sempre disdegnato le sue bellezze artistiche e turistiche.

Purtroppo però prevale il senso di smarrimento che da qualche tempo in qua mi impedisce di scrivere su queste pagine.

Ho la sensazione che chi ci governa anche a livello comunale viva in un mondo tutto suo, fatto di grandi progetti e grandi sogni da realizzare con soldi che non ha, soldi nostri, soldi che vengono chiesti in prestito alle banche con troppa disinvoltura.

Purtroppo il sistema economico attuale non permette di recuperare gli investimenti come in passato.

Si dovrebbe agire per lo meno dopo aver risanato il bilancio, usando soldi che in teoria dovrebbero avanzare ad una città ricca, ma che Milano sia una città ricca non lo credono più neppure gli extracomunitari.

Ecco allora giustificato il mio smarrimento se giro per le strade e vedo solo degrado e mancata di manutenzione anche nelle cose più semplici; lavori malfatti o finiti solo a metà, dal tombino intasato alla segnaletica delle strade tutto parla di una città in cui i soldi sono finiti.

E allora a me vien quasi da pensare che i pochi rimasti siano rastrellati e dirottati verso progetti faraonici, forse irrealizzabili, ma carini e desiderati dall'immaginario collettivo.

Un modo per farli sparire e/o indebitarsi senza poi dover presentare il conto perché il progetto è talmente a lungo termine che poi ricade sull'amministrazione successiva.

Nulla di nuovo sotto il sole di questa povera città.