Car sharing a Milano (e area metropolitana)

Laura Di Giovanna

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La ringrazio per la risposta. Comunque ci sarebbe secondo me ancora molto da chiarire sul car sharing di milano, e continuo a pensare che ATM prima di questo passo poteva provare a migliorare il servizio esistente.

Ma volevo chiederle infine: come mai si candida lo stesso nonostante l'esito delle primarie?

Grazie per il programma, molto interessante.

Paolo Ramella

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Per la verità il Car Sharing esisteva da tempo e viene poco utilizzato. Non la considero un'alternativa alla seconda (o terza) auto perché troppo costosa e poco efficace. Il car sharing può andar bene per chi è in visita a Milano o aree adiacenti e l'utilizzo sia ridotto nei tempi e nelle distanze. Diciamo che è una via di mezzo tra chi ha a disposizione mezzi pubblici (taxi compreso) e vuole noleggiare un'auto.

Una domanda a Sacerdoti: sicuro che le auto elettriche (o a idrogeno con tutto quel che comporta) non siano inquinanti? L'inquinamento delle batterie (almeno con quelle odierne) e le problematiche di riconversione rete (penso all'idrogeno con i suoi rischi) sono ostacoli non proprio secondari.

Roberto Michele Mazzilli

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a me sembra un'ottima idea.

Roberto Michele Mazzilli

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Bene, ora parte il car sharing.

Io ho un'auto e la tengo nel box, noleggio un'auto.

Totale 2 auto, quindi le auto raddoppianio per tutti i possessori di auto, usanti in città.

Io la mia auto la devo tenere, perchè se vado al mare ne ho bisogno:

Morale: le auto a milano aumenteranno, per al fortuna dei fornitori di car sharing.

Ovviamente non si è imposto l'auto elettrica, quindi, al massimo, il beneficio è tra auto nuova ed auto vecchia, se la nuova consuma di meno.

Qual è il profilo delle auto nuove, sarà stato definito uno standard minimo e massimo, no ??

Ma quelli che vengono da fuori città che fanno ??

Arrivano in città, posteggiano l'auto in periferia, che così si intasa, e poi noleggiano un'auto: quindi anche per loro aumentano le auto.

Non riesco a capire dove stia il beneficio.

Michele Sacerdoti

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sono d'accordo con lei. Ho dimenticato questo aspetto.

Agostino Filoscia

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gentile dott. Sacerdoti le ho scritto 10 giorni fa (vedi mio post precedente sul tema veicoli elettrici) ma non ho ancora ricevuto alcun riscontro.

gradito un suo intervento

grazie

Roberto Michele Mazzilli

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Osservazioni condivise.

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

AREA C. PROMOSSO IL CAR SHARING PER L’ACCESSO LIBERO NELLA ZTL CERCHIA DEI BASTIONI
Boom di nuove iscrizioni. Oltre 190mila i chilometri percorsi a gennaio, aumento del 75% delle ore di utilizzo

Milano, 19 febbraio 2012 - Area C sta cambiando le abitudini dei milanesi che, sempre di più, scelgono di muoversi con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi. Quando, però, non possono proprio rinunciare all’auto, i cittadini promuovono il car sharing. Le iscrizioni a GuidaMi, infatti, hanno fatto registrare dall’inizio di quest’anno un +49%.

Dal 1° gennaio al 14 febbraio 2012 i nuovi iscritti sono stati 328, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 220. Il totale dei fruitori del servizio di car sharing, nato nel 2004 come iniziativa del Comune di Milano e del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e oggi gestito da Atm, è passato da 3.149 (febbraio 2011) a 4.668.

Aumentano, così, anche i parametri di utilizzo dei veicoli GuidaMi, che hanno accesso libero ad Area C. Per quel che riguarda l’intero mese di gennaio, e confrontando i dati con lo stesso periodo dello scorso anno, le corse effettuate sono state 4.825 (+60%). Tocca il 75%, invece l’aumento delle ore di utilizzo, passate da 16.462 a 30.285. Infine, i chilometri effettuati con le auto messe a disposizione dal servizio sono stati 194.055 (+ 80%).

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Mobilità

Car sharing, il servizio sarà ampliato

In via di definizione le linee guida per garantire così un servizio in linea con le nuove caratteristiche presenti in Europa e complementare al trasporto pubblico

Milano, 6 marzo 2013 – Aprire il mercato del car sharing milanese a nuovi operatori italiani ed esteri e garantire così un servizio in linea con le nuove caratteristiche presenti in Europa e complementare al trasporto pubblico. È questo l’obiettivo dell’assessorato alla Mobilità e Ambiente, di cui si è discusso questa mattina nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani. Il workshop, organizzato dal Comune in collaborazione con ICS - Iniziativa Car Sharing (il circuito di operatori di car sharing supportato dal Ministero dell’Ambiente), ha messo a confronto le esperienze di città europee e italiane e approfondito il possibile sviluppo del servizio nella nostra città.

“Il servizio di car sharing, a maggior ragione avvicinandosi l’appuntamento con Expo, deve diventare una reale alternativa all’auto privata con l’obiettivo di ridurre il parco privato esistente – in particolare quello delle seconde auto – abbassare le emissioni inquinanti nella nostra città, far risparmiare le famiglie e garantire maggior velocità di spostamento”, ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran. “Vogliamo che Milano abbia più operatori, che seguano alcune regole importanti, come l’utilizzo di veicoli poco inquinanti e un sistema che arrivi a servire anche le periferie”.

Per raggiungere questo scopo, nelle prossime settimane sarà aperto un avviso pubblico le cui linee guida si stanno definendo proprio in questi giorni, anche grazie agli spunti del workshop di oggi, coordinato da Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità e Ambiente. A titolo esemplificativo, i gestori del servizio dovranno mettere a disposizione un numero di vetture ampio, garantire un servizio attivo tutto l’anno, 24 ore su 24, e una prenotazione rapida, posizionare le proprie auto vicino a fermate di mezzi pubblici, applicare tariffe che comprendano tutti i costi di esercizio (carburante, manutenzione, riparazione, etc.), impegnarsi a rinnovare periodicamente il parco auto, perché sia costantemente in linea con le norme comunitarie in materia di valori limite di emissione di inquinanti e di CO2, e aderire a sistemi e supporti che garantiscano l’integrazione con titoli e abbonamenti del trasporto pubblico, non appena se ne doterà il Comune di Milano.

La novità principale, poi, rispetto all’attuale sistema di car sharing milanese, consisterà nel non dover riportare l’auto nel punto in cui è stata prelevata, ma di poterla lasciare parcheggiata regolarmente su tutte le strisce blu della città, gratuite per i cittadini che sceglieranno questa forma di mobilità. Per incentivare l’entrata di privati nel servizio di car sharing, infatti, l’idea dell’Amministrazione è di introdurre un’agevolazione per gli operatori che riguardi sia l’accesso in Area C sia il parcheggio sulle strisce blu, introducendo una tariffa fissa che comprenda entrambi.

Andrea De Gradi

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In effetti anche io nutro seri dubbi su questo car sharing. 13 000 km annui di cui circa 6000 di vacanza è più o meno l'utilizzo che fa la mia famiglia composta da 3 persone in un anno con la nostra Citroen C3, non siamo certo dei grandi utilizzatori di automobile eppure anche a noi non converrebbe usare il car sharing.

A questo punto penso che questo sistema risulti conveniente solo a chi vuole dare la seconda auto al figlio (i giovani però in generale hanno bisogno di un uso estremamente flessibile dell'automobile, il car sharing invece va prenotato). Oppure per le coppie di pensionati che usano l'auto solo per andare a fare la spesa e poco più.

C'è anche da dire che io nutrivo seri dubbi anche sul bike sharing e invece (per fortuna) è stato un successone...

Comunque tutte queste cose in "sharing" non nascono a Milano ma sono già collaudate in varie città del mondo dunque non vedo perché non dovrebbero funzionare a Milano.

Andrea Arancio

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Ciao Andrea,

chiaro che se tutti usassero car sharing anzichè l'auto di proprietà ci sarebbe un numero minore di "parcheggiate" (elevato se tutte le prime-seconde-terze auto venissero dismesse, basso se venissero dismesse solo le seconde e terze auto...)

Ma il numero di auto circolanti non cambierebbe. Credo che il traffico e l'inquinamento siano + legate al circolante che al parcheggiato.

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

MOBILITÀ. PISAPIA: “DA OGGI MILANO ‘LIBERA’ IL CAR SHARING”

Con Car2go cambia il sistema di condivisione. Il Sindaco: “La nostra città simbolo della mobilità gentile”

Milano, 13 agosto 2013 – “Milano è sempre più una città internazionale e simbolo della mobilità gentile. La partenza del nuovo servizio di car sharing amplia la possibilità per i cittadini di rinunciare all’auto privata a favore di modalità di spostamento più efficienti e sostenibili. Un altro tassello importante per i milanesi, per i turisti e per i milioni di visitatori attesi per Expo 2015. Milano si fa trovare pronta con un’ampia scelta di alternative sulla mobilità che la rende prima in Italia e al pari con le grandi capitali europee e mondiali”.

Lo ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia, in occasione dell’arrivo a Milano – prima città in Italia – del servizio di car sharing Car2Go, il primo completamente ‘libero’: 450 auto a disposizione di tutti (sull’intero territorio cittadino: 120 km quadrati), che possono essere lasciate in qualsiasi spazio di sosta in città, senza bisogno di riportarle nel luogo di partenza e che possono essere prese senza necessità di prenotazione. Le automobili in condivisione possono infine entrare liberamente in Area C e parcheggiare nelle strisce gialle e blu grazie a un contributo annuo versato al Comune di Milano da Car2go.

“Ieri ci siamo trovati per parlare del grande successo del bike sharing, con gli abbonamenti cresciuti di oltre il 46% in un anno; oggi diamo il benvenuto a questo nuovo servizio di car sharing, a cui in appena 5 giorni d’agosto si sono già registrate quasi 700 persone”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Milano prosegue il suo percorso per portare la sostenibilità sempre più al centro della mobilità cittadina e per farsi trovare pronta ad accogliere qualsiasi esigenza di spostamento”.

Car2Go oggi è operativo, oltre che a Milano, in 11 città in Europa (tra cui Amburgo, Amsterdam, Berlino, Londra e Vienna) e in 10 città tra Canada e Stati Uniti (tra cui Vancouver, Toronto, Washington, Seattle e Miami), ha oltre 320.000 clienti attivi e una media di 24mila noleggi alla settimana per singola città.

A Vienna, dove il servizio copre 80 km quadrati, in un anno sono stati raggiunti 30.000 abbonati e 25.000 prelievi ogni settimana. A Berlino, dove invece lo spazio servito è di 250 km quadrati, oggi sono 50.000 i clienti e oltre 30.000 i prelievi ogni settimana.

Tutte le informazioni sulle modalità di registrazione e di utilizzo delle auto sono consultabili sul sito www.car2go.com/milano.

In allegato le slide sul servizio a Milano

Allegati (2)

Le slide sul servizio car sharing Car2Go a Milano

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car2go Milano OK.pdf (1.76MB)

Allegato di Oliverio Gentile inserito

Car2Go: www.car2go.com/milano

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vai al sito...

Allegato di Oliverio Gentile inserito

Andrea Arancio

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Per quanto "inutile" ai fini della riduzione del circolante, la trovata è ottima per turismo in tutti i sensi: comoda per i turisti che arrivano a milano e hanno bisogno di muoversi (in effetti 14€ la prima ora è cmq molto meno di qualsiasi taxi...) che per i Milanesi che debbano spostarsi ad esempio per andare alla stazione centrale per un lungo viaggio.

Domandona/Suggerimento: perchè non includere, nelle aree di servizio, anche lo scalo di Milano Linate?

Inoltre, perchè solo la smart e non anche modelli da 4-5 persone?

Pierfrancesco Maran

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Mi sembra che il riconoscimento di legambiente parli da se. Un car sharing efficiente è un ottimo alleato per la demotorizzazione. Specie in una città dove il problema principale oggi è il numero di auto in sosta più che quelle circolanti.

Pierfrancesco Maran

Eugenio Galli

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Una critica sana deve essere anche ragionevole.

Intanto, per quel che mi risulta, le auto del car sharing (quelle di GuidaMi, per intenderci) avevano già delle agevolazioni sulla circolazione e la sosta in città, che quindi non sono una prerogativa esclusiva di Car2Go.

E poi ribadisco qui quanto ho già detto altrove: congestion charge, park pricing e altri strumenti rappresentano dei disincentivi alle auto. Ma anche il car sharing lo è, se funziona come deve.

Perché allora un buon servizio di car sharing, con un’offerta adeguatamente differenziata, dovrebbe costituire un incentivo a usare l'automobile?

Io direi che una città moderna ed efficiente deve porre in atto tutte le condizioni e i servizi per ridurre il possesso dell'auto privata, considerando che oggi ce ne sono in media due a famiglia, che queste auto passano molta parte del loro tempo inutilizzate ai bordi delle strade o persino sui marciapiedi e che, quando si muovono, circolano spesso con il solo conducente a bordo: vogliamo far finta di nulla su tutto questo? Attenzione a non trascurare questi numeri…

Il car sharing, dunque, a mio parere, va valutato positivamente in quanto, se funziona bene, costituisce proprio una leva disincentivante rispetto al possesso dell'auto privata, con benefici per il singolo e per la collettività. Tutto questo non mi pare poco.

Io stesso - avendo venduto l'auto nel 2008 - sono socio del car sharing. Non sono più proprietario di un veicolo a motore. L'auto dunque la uso solo quando mi serve e, se la cosa può avere un qualche interesse per qualcuno, aggiungo che nell'ultimo anno non l'ho utilizzata neppure una volta...

Lascio a ciascuno valutare se sono un pessimo cliente del car sharing o un utente evoluto della mobilità.

Si dice: ma questo (Car2Go) non è un car sharing. Boh, e allora come lo vogliamo chiamare? Non so, a me pare questione di lana caprina. E’ shared ciò che non è owned… ma non entrerei in questa disquisizione che risulterebbe forse poco comprensibile.

Direi piuttosto che condivido invece in pieno le osservazioni relative al problema dei molto lacunosi controlli da parte della polizia locale, problema assai noto e per nulla nuovo. Ma tutto questo allora precede e prescinde anche da qualsiasi valutazione e considerazione si voglia dare del servizio di car sharing, nuovo o vecchio che sia, che non può certo costituire un mondo a sé. Anche i veicoli del car sharing, insomma, devono rispettare le regole della circolazione e della sosta: se ad esempio sostano in seconda fila, o in divieto, su una corsia ciclabile o su un attraversamento pedonale o su un marciapiede, e via elencando, occorre che vi sia chi contesta queste contravvenzioni. E chi deve farlo ha una divisa ed è istituzionalmente preposto a questo scopo. Non v’è chi non veda che, tuttavia, questo è un discorso che non ha molto a che vedere con il car sharing.

This is my opinion.

Eugenio Galli

Bruno Alessandro Bertini

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Mi inserisco nella discussione per suggerire di attendere (per chi ha sollevato i dubbi) che il servizio produca dei dati concreti su cui ragionare, mentre chi ha proposto e sostiene l'iniziativa si faccia carico di verificare se gli utilizzatori di questo nuovo servizio lo usano al posto dell'auto privata o dei mezzi pubblici.

Personalmente, comunque, ritengo tutta la discussione un esercizio abbastanza teorico: quante auto ci sono a Milano in movimento ogni giorno tra quelle dei cittadini e quelle di chi arriva da fuori città?

Decine di migliaia?

A fronte di quante auto messe a disposizione col car sharing, mi domando io.

Non credo che questo servizio possa incidere sull'uso dell'auto in città e va quindi considerato un servizio in grado di fornire un'auto a pagamento per chi non ne possiede una.

Giovanni Gronda

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I conti li so fare: se per andare dalla periferia al centro ci metto mezz'ora vuol dire che spendo 30 [min] x 0,29 [€/min]= 8,7 € comprensivi di tutto, Area C, benzina e strisce blu incluse.

Con la mia auto spendo: 5 di Area C + 2 euro di benzina + strisce blu o autorimessa + usura pneumatici = molto di più -

Quindi io che una volta non usavo l'auto privata (ma usavo i mezzi o la bici, non c'era alternativa) per non pagare così tanto ora ho un sistema economico per andare in centro: l'auto.
Certo, non economico come il metrò o la bici, ma comunque più economico visto che prima ero disposto a pagarli.......

Car2go è una auto a chi l'auto non riusciva più a usarla. Non voglio convincervi ma piacerebbe che Maran fornisse dei numeri precisi su cosa, da assessore sensibile ai temi ambientali, si aspetta in termini di riduzione di auto circolanti.

Giovanni Gronda

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Andrea, ha centrato la questione: Quando Lei dice:
"Se non entriamo in area C, l'auto di proprietà rimane comunque più economica e comunque i mezzi pubblici e la bicicletta rimangono estremamente più vantaggiosi."

E' proprio quello che vorrei dire io: l'auto privata me la tengo eccome per quando non devo andare in centro (quindi il contrario di quello che sostengono che car2go eliminerà auto private) e uso car2go per andare in centro al posto di bici e mezzi che, è vero costano meno, ma a giudicare dal numero di persone che comunque vanno in auto in area C e dal numero di persone che si lamentano di non riuscire (per i costi) a farlo più, i soldi per andare in centro in auto tantissimi ce li hanno eccome.

Car2go andrebbe fatto DOPO AVER BLOCCATO la circolazione in centro (non ho detto accesso, ho detto circolazione) e dopo averla COMBATTUTA in periferia. A quel punto car2go avrebbe il mio plauso.

Non so se sono un milanese più tipico di Galli che non ha l'auto e non ne ha mai usata una nell'ultimo anno (lo adoro per questo) ma io l'auto ce l'ho, mai farei il carsharing ma corro ad abbonarmi a car2go per quelle volte che piove e voglio andare in centro in auto senza la bici (spero non succeda mai). Spero di divetare più come Galli, ma mi basterebbe che Maran spingesse i Milanesi a essere non come Galli, ma almeno come me. Un saluto.

Andrea Arancio

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Non posso che sostenere quanto detto in ogni thread di questo forum:

l'attuale amministrazione comunale porta avanti iniziative a casaccio, molto spesso discordanti tra loro.

non si capisce quale sia l'obiettivo, non si capisce quale sia il beneficio.

Car sharing e altre amenità per entrare in centro in barba ad Area C, aumenti dell'ATM a Milano (in contro tendenza a quanto fanno tutte le altre città, che hanno abbassato i prezzi dei biglietti..), etc etc etc.

Non ci si capisce più niente, questa non è una giunta, è un mercato del pesce (senza offesa per il mercato del pesce di Milano, che peraltro funziona benissimo..)

Andrea De Gradi

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Più che altro bisognerebbe far sapere al guidatore che se parcheggia la smart in sosta vietata il vigile ha tutto il diritto di fare la multa a car2go e deve sapere inoltre che car2go sicuramente addebiterà la multa al reale utilizzatore.

Andrea Arancio

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buona l'idea.

sarebbe utile capire che tipo di vetture vengono messe a disposione: c'è tutta la gamma renault ZE + le varie prius?

Germana Pisa

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...sì, sono fortemente tentata di provare a brevissimo la piccola auto.. pardon: quadriciclo. Mi muoverò in questa direzione e, per prima cosa, andro' a ricercare la tessera in uno dei luoghi indicati - gratuita, per tutto novembre - Così, nel contempo, chiedo bene come si deve procedere, ora e poi, dopo la gratuità, se si decide di continuare. Farò anche un po' di conti ipotetici...

Victor Boggia

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Vorrei condividere con voi la mia esperienza con il nuovo car sharing elettrico del Comune di Milano.

Ho noleggiato un'auto dalla stazione di Pagano sino alla Centrale F.S..

I veicoli sono piccoli, semplici da guidare e molto efficienti.

Per prenderli è semplicissimo, dopo aver prenotato la stazione e l'ora di ritiro e consegna, si avvicina la tessera EqSharing al parabrezza dell'auto elettrica (riconosciamo la nostra a seguito della targa che avremo ricevuto in prenotazione), l'auto si sblocca (come avviene per le auto Guidami).

Apri l'auto all'interno si trova un cassetto aperto dove c'è la chiave dell'auto e il computer (simile a quello sulle vetture Guidami)

Prendi la chiave, al seguito della quale trovi una tessera come portachiavi, avvicini la tessera alla colonnina di ricarica e scolleghi il cavo elettrico che ricarica il veicolo.

Riponi il cavo all'interno dell'auto collegandolo nel suo apposito alloggio.

Sali in auto e parti.

Le auto raggiungono una velocità eccellente 50kmh.

L'unico Consiglio che vorrei dare a coloro che gestiscono questo CarSharing è quello di rendere il noleggio come quello delle bici BikeMi, perchè altrimenti diventa davvero scomodo dover prenotare l'auto, decidere l'ora nella quale la stessa deve essere riconsegnata ecc.

In questo modo il servizio è poco funzionale per quanto riguarda le modalità di noleggio.

Spero di avervi tolto qualche dubbio.

CIAO!!

Andrea Arancio

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oltre al suo dubbio io mi domanderei quante altre scelte altrettanto intelligenti siano state fatte..

Andrea De Gradi

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Ti vorrei fare una domanda anche io. Entro quanto tempo è necessario prenotare l'automobile?

Germana Pisa

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Desidero qui riferire che continuo a raccogliere pareri positivi sull'EQ Sharing, sia da persone di media età che da giovani. Desidero anche segnalare di aver visto, passando in via Cusani, guardando dal finestrino autobus, camion in parcheggio davanti a negozio, che ostruiva l'uscita possibile delle auto elettriche.

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CAR SHARING. PISAPIA: "SI AMPLIA L'OFFERTA DEL SERVIZIO CON UNA FLOTTA TUTTA ITALIANA"

Milano, 16 dicembre 2013 - "Oggi Milano si dota della terza flotta di car sharing. Enjoy ci ha presentato una flotta tutta italiana per un servizio sempre più ampio e che si aggiunge a Car2go e a GuidaMi. La nostra città prosegue con convinzione nella svolta verso una mobilità sempre più sostenibile, anche in vista di Expo 2015. L'arrivo del nuovo servizio di Car sharing Enjoy fa di Milano una città ancora più attrattiva non solo per i cittadini, ma per tutti coloro che vengono nella nostra città per lavoro, per turismo. Grazie al bando del Comune abbiamo aperto al mercato il servizio di Car sharing e i risultati non si sono fatti attendere. Questa è la dimostrazione che la partnership tra pubblico e privato funziona e risponde alle esigenze di un territorio in continua evoluzione proiettato verso il futuro".

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla presentazione del nuovo servizio di Car sharing Enjoy.

Andrea Arancio

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Concordo.

Aggiungo che se oggi, con l'ennesimo sciopero, dovessimo contare sul car sharing, staremmo freschi! Meno male che abbiamo le nostre automobili!

Eugenio Galli

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Segnalo intervista sul tema (anche) del car sharing e in generale della mobilità sostenibile.

EG

Allegati (1)

Intervista sul tema (anche) del car sharing e in generale della mobilità sostenibile

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il carsharing è positivo, ma va gestito attentamente per ev...

Allegato di Eugenio Galli modificato

Francisca Parrino

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Car sharing a Milano, no ai diesel

Siamo da sempre favorevoli al car sharing come mezzo per ridurre il tasso di motorizzazione, l'occupazione di suolo pubblico e in prospettiva quale strumento di riduzione di traffico ed emissioni.

Ma il car sharing non è cosa buona e giusta a prescindere, è importante il ruolo regolatore e di indirizzo dell'amministrazione per evitare effetti controproducenti.

Ecco perché abbiamo scritto all'Assessore alla mobilità del Comune di Milano chiedendo trasparenza nell'analisi e nella gestione, facendo osservazioni e richieste sulle modalità con cui si stanno configurando nella nostra città le diverse offerte. E soprattutto chiedendo di non concedere licenze a operatori che propongono veicoli diesel per il servizio di car sharing.

In allegato la lettera con le nostre richieste/osservazioni.

http://www.genitoriantismog.it/comunicazione/lettere-spedite

Francisca Parrino
Genitori AntiSmog

Allegati (1)

Lettera dei Genitori AntiSmog all'Assessore Maran ("Car sharing a Milano, no ai diesel")

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Maran_carsharing_GAS.pdf (0.15MB)

Allegato di Francisca Parrino inserito

Marco Ferrari

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Gentile Andrea, non sarei così ottimista sul fatto che i diesel, anche quelli di ultima generazione, riescano ad abbattere i NOx. Il diossido d'azoto (NO2) è un inquinante che si ostina a non scendere rispetto agli altri inquinanti (come il CO, il benzene) che invece negli anni sono diminuiti. Questo è dovuto principalmente alla sempre maggiore presenza di auto diesel in circolazione.

La invito a leggere questo studio tecnico-scientifico: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1352231012008412

"The on-road NO_x emissions of diesel cars, furthermore, appear to exceed substantially applicable emissions standards. This observation raises concerns that the introduction of more stringent Euro 6 emissions standards in 2014 may not adequately reduce the distance-specific on-road NO_x emissions of new diesel cars.[...] The selective catalytic reduction (SCR) system of the Euro 6 diesel car is suitable to limit NO_x emissions during real-world on-road driving. Still, all tested cars, including the Euro 6 diesel car, exceed their NO_x emissions standards on the road by 260 ± 130%."

Come diciamo nella nostra lettera il NO2 nel 2012 ha superato 99 volte i limiti di legge contro i 18 superamenti consentiti.

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CAR SHARING. OLTRE 90 MILA ISCRITTI PER LE AUTO CONDIVISE
In arrivo Twist, il quinto servizio di Milano con GuidaMi, Car2Go, Enjoy ed eVai

Milano, 1 febbraio 2014 - Ha ormai superato quota 90 mila il numero di iscritti ai servizi di car sharing a Milano, che oggi può già contare su quattro operatori (GuidaMi, Car2Go, Enjoy ed eVai). E nelle prossime settimane arriveranno sulle strade della città anche le auto di Twist, l'ultimo ad aver partecipato all'avviso pubblico voluto dall'assessorato alla Mobilità e Ambiente, che si è chiuso il 31 dicembre 2013. Non è stato possibile, invece, accettare la richiesta arrivata da DriveNow, poiché non garantiva tutti i requisiti dell'avviso pubblico.

“Milano è ormai la capitale italiana dello sharing - grazie al grande successo dei servizi che offre - e sta proseguendo nella svolta verso una mobilità sempre più sostenibile in vista di Expo 2015”, ha dichiarato l'assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Ci tengo a ringraziate tutti coloro che hanno creduto nella nostra città e stanno garantendo un servizio totalmente innovativo in Italia. Lo stesso ringraziamento lo rivolgo a DriveNow, anche se non è stato possibile accoglierne la proposta”.

Grazie all'avviso pubblico del Comune di Milano, oggi in città circolano 600 Smart di Car2go, 300 Fiat 500 di Enjoy (che diventeranno circa 650) e 160 auto di GuidaMi (dalle Smart ai Ducato), cui si aggiungono le circa 50 postazioni di eVai distribuite in diverse città della Lombardia. Twist immetterà sulle strade 500 Volkswagen Up!.

Per ogni auto che circola a Milano gli operatori privati pagano al Comune 1.100 euro all'anno, grazie ai quali poi gli utenti finali non devono più preoccuparsi né della sosta (consentita anche sulle strisce gialle) né degli ingressi in Area C.

Nelle prossime settimane si terrà un incontro con tutti gli operatori autorizzati per concordare possibili miglioramenti del sistema, a cominciare dalla realizzazione di un'applicazione integrata.

Andrea De Gradi

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Le risposte a molte delle domande che poni sul car sharing si trovano direttamente sui siti dei gestori di car sharing di Milano che attualmente sono: GuidaMi, CAR2GO, enjoy (esiste anche il piccolo servizio EqSharing ed Evai che è utile a chi entra a Milano con il treno).

In generale per tutti i servizi c'è un pagamento per l'iscrizione e poi l'unica spesa che bisogna sostenere è esclusivamente quella del viaggio.

Per CAR2GO ed enjoy il pagamento è proporzionale esclusivamente al tempo di utilizzo (enjoy solo fino a 50 km poi entra in gioco anche il chilometraggio), prendi l'auto che si trova più vicina a te (questo lo controlli con lo smarphone), puoi parcheggiare gratis a Milano dovunque vuoi (strisce blu e gialle comprese) e nel momento in cui parcheggi e lasci l'auto smetti di pagare.

Per GuidaMi invece il discorso è diverso, l'auto viene ritirata in uno degli appositi parcheggi di Milano, può essere parcheggiata gratis dovunque si vuole, ma alla fine dell'utilizzo va riportata nello stesso parcheggio dove è stata ritirata. Il prezzo del viaggio quindi è suddiviso in due parti, una parte calcolata in base ai chilometri percorsi e una parte calcolata in base al tempo intercorso tra il prelievo dall'apposito parcheggio e la riconsegna in tale parcheggio (la durata dei parcheggi fatti in altri luoghi viene conteggiata!).

Le spese di manutenzione, l'assicurazione e il costo della benzina sono a carico del gestore per tutte le compagnie. In particolare se c'è la necessità di fare rifornimento, all'interno dell'auto si trova una tessera che permette di fare il pieno "gratuito" ai benzinai convenzionati, tale pieno verrà poi pagato dal gestore di car sharing.

Per tutti i gestori la prenotazione non ha prezzo e per aprire l'auto serve un pass cioè una tessera simile ad una carta di credico che verrà avvicinata alla portiera per poterla aprire (il pass te lo danno quando stipuli il contratto).

Per tutti i servizi di car sharing non è necessario dichiarare per quanto tempo si vuole utilizzare l'automobile e la prenotazione è gratuita.

L'auto può essere guidata da tutti, neopatentati compresi, bisogna tenere conto però che la legge prevede che per un anno dal conseguimento della patente non si può guidare un'automobile con una potenza massima superiore a 70 kw, questa regola vale anche per il car sharing ovviamente. Ovviamente può guidare un'auto di car sharing solo il titolare del contratto, parenti e amici no.

In generale CAR2GO ed enjoy sono indirizzati a chi ha bisogno di una seconda auto di emergenza dato che l'auto può esere prenotata anche un minuto prima dell'utilizzo e può essere lasciata dove si vuole (solo all'interno del comune di Milano però), inoltre l'abbonamento anuale costa circa 20 euro l'anno, dunque non c'è pericolo di spendere tanto per contrarre un servizio che magari poi non si utilizza, il costo di utilizzo è abbastanza alto (30 cent/min per CAR2GO e 25 cent/min per enjoy), quindi il servizio è adatto per un utilizzo dell'auto molto flessibile ma di breve durata.

GuidaMi invece è indirizzato più a sostituire la prima auto in quanto la prenotazione deve essere fatta almeno un quarto d'ora prima dell'utilizzo dell'auto e l'auto deve essere ritirata e riconsegnata in uno degli appositi parcheggi. Ha un prezzo di abbonamento anuale di 120 € ma ha un costo di utilizzo decisamente più basso dei precedenti servizi, l'utente dunque è portato ad iscriversi solo se ne sente un reale bisogno. L'utente di GuidaMi però può scegliere di prenotare diversi tipi di automobile che vanno dalla piccola Smart al grande Doblò Cargo, Inoltre le auto di GuidaMi possono essere utilizzate anche fuori dal comune di Milano e possono essere noleggiate per un tot di giorni. Quindi il servizio GuidaMi non è flessibile come i precedenti ma permette l'utilizzo dell'auto anche al di fuori del comune (come per una prima auto) ed è meno costoso per utilizzi di lunga durata.

Andrea De Gradi

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Principalmente il car sharing è volto a togliere le automobili dai parcheggi. Se siamo in tre che dobbiamo utilizzare un'automobile di sicuro faremo tre viaggi (tanti quanti ne faremo con un'automobile privata) ma magari l'auto che ho usato io e che ho parcheggiato la potrai riutilizzare anche tu e quindi non rimane ferma ad occupare posto.

L'inquinamento viene ridotto esclusivamente perché sono tendenzialmente auto di nuova generazione (però sono tutte benzina o disel a parte una) e poi c'è da contare che dovendo pagare per utilizzare l'auto il car sharing promuove un utilizzo dell'auto più consapevole: in molti casi un utente piuttosto che spendere 5 € per 20 minuti di auto (e sarebbero 10 € per andata e ritorno) alle 18.00 del pomeriggio, sceglie di prendere i mezzi pubblici che in ora di punta sono più frequenti.

Purtroppo però non conosco studi che dimostrano quanti benefici porti il car sharing alla città e la domanda che si è posto Roberto Mazzilli se la stanno ponendo anche gli ambientalisti stessi (vedi anche).

Andrea De Gradi

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Hai ragione sono voluto andare a memoria e ho scritto un po' di inesattezze e di questo mi scuso, e devo dire che per GuidaMi la prenotazione è gratuita solo se questa viene fatta internet, altrimenti il costo è di 0.50 €.

Sulla questione del territorio però c'è da dire che l'abbonamento di CAR2GO o di enjoy è stato disegnato per un utilizzo all'interno del comune, infatti le tariffe sono studiate per prendere l'auto, arrivare a destinazione, lasciare l'auto e quindi smettere di pagare (ma questo può essere fatto solo all'interno del comune) e poi riprendere una nuova auto in un secondo momento, se si esce dal comune non si può lasciare l'automobile, si può parcheggiarla pagando però una tariffa proporzionale al tempo di parcheggio, la tariffa di GuidaMi invece è studiata per prendere l'auto, fare quello che bisogna fare indipendentemente dal luogo (dentro Milano o non) e poi riconsegnarla nell'apposito parcheggio.

Andrea De Gradi

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Beh i nuovi car sharing (a parte eqsharing) sono tutti privati e devono pagare al comune 1100 euro all'anno per ogni auto che mettono sulla strada.

fonte:
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/02/01/news/milano_capitale_italiana_del_car_sharing_90mila_utenti_in_arrivo_il_quinto_gestore-77450798/

Milano capitale italiana del car sharing: 90mila utenti, in arrivo il quinto gestore

La mobilità condivisa ha conquistato i milanesi. In città circolano oltre mille auto dei quattro operatori attivi finora. Ok del Comune al debutto di Twist con 500 Volkswagen Up. Respinta la richiesta di Drivenow

Stefano D'Onofrio

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Mi sembra un po' azzardato fare la distinzione tra servizi che sostituiscono la "seconda auto" e servizi che sostituiscono la prima. Si tratta, più semplicemente, di servizi diversi, nati in epoche diverse, uno dei quali (il GuidaMi) rispondente a logiche ibride tra il noleggio e l'auto per gli spostamenti occasionali, senza riuscire ad essere né l'una né l'altra - almeno a mio parere.
I car sharing di oggi, di cui Enjoy è già un'evoluzione di Car2Go - costa qualcosina meno, niente tessera (puoi iscriverti in 5 minuti mentre passeggi da casa verso l'auto e aprirla), 5 porte - sono prettamente urbani e non si sognano di avere altre finalità se non quelle di permetterti di usare l'auto in città se ne hai bisogno.

Credo che si tratti, in tutta onestà, di un passo necessario, nel cammino che un'amministrazione DEVE intraprendere in direzione della diminuzione della quota di auto possedute dalla sua popolazione, insieme a tanti altri che già sono in essere - come il bike sharing e il potenziamento del TPL (considerando che quello milanese è di gran lunga il migliore in Italia per qualità, quantità ed efficienza ma che tanto può essere ancora fatto) - e tanti che devono essere fatti e che sono più difficili da digerire, ad esempio la drastica diminuzione degli spazi di sosta, unico elemento che universalmente è riconosciuto come veramente efficace per la riduzione della quantità di auto possedute e il conseguente decongestionamento e miglioramento del decoro urbano e della qualità della vita in una città.

Andrea Arancio

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Il mio parere in effetti è un po' in contrasto.

E' vero che un litro di benzina costa come un litro di vino (economico, si spera...) ma è altrettanto vero che ci sono i famosi carburanti alternativi (gpl e metano) che hanno ormai costi di gestione davvero dimezzati (il gpl oggi costa al max 0,8 o 0,9€ litro, il metano ancora meno.:) e impatti ambientali ben + bassi di benzina e diesel euro 5 con fap..

E' vero anche che se si potesse usare sempre la seconda auto in "sharing" ci sarebbero meno auto parcheggiate (ma non di certo in circolazione..); tuttavia ci sono troppi, davvero troppi temi che ostacolano ancora questa modalità di "sharing".

Anzitutto l'impossibiltà di avere sempre lo stesso veicolo a disposizione: pensate a chi trasporta i bimbi e ogni volta deve montare un seggiolino

in secondo luogo, la non certezza di trovare una vettura nel posto e nel tempo richiesto: si va sempre di corsa, a volte raggiungere la vettura + vicina, per quanto agevolato dalle app (e non vorrei aprire una parentesi in merito a uber.. ) , non è immediato come averla parcheggiata sotto casa, il che per i + è un problema; che si potrebbe risolvere, certo, aumentando a dismisura il numero di auto disponibili da car sharing, ma a questo punto mi chiedo dove stia la convenienza tra avere la città piena di auto da car sharing rispetto ad averla piena di auto... private!

Infine, e la dico e la ripeto tutta, queste azioni del comune sono "palliativi" che onestamente non risolvono proprio nulla.

Ripeto, e ripeto, per i consiglieri che verrano (si spera meno attaccati alla portrona e al prestigio come quelli passati e presenti) e più desiderosi di migliorare la città, per migliorare la mobilità di Milano occorre una analisi della mobilità. sembra banale, ma mi sembra che tutti siano pronti a proporre e implementare meccanismi (divieti o balzelli) per lo più in nome della qualità di vita e dell'ecologia, ma nessuno si preoccupa di capire la gente dove deve andare, cosa si deve portare con se (viaggiare da soli oppure in 4 e con dei bagagli è onestamente un po' diverso), e quindi quali siano i reali bisogni di mobilità.

Ho visto di recente la proposizione di un sondaggio free in questo senso, ma mi sembrava un po' riduttivo e cmq ne attendo i risultati.

E, anche attendendo i risultati, non so perchè ma mi aspetto che la soluzione non sia vietare le auto private e il parcheggio, bensi' - diametralmente opposto - sia di tappezzare la città e soprattutto le periferie e l'interland di talmente tanti mezzi pubblici a prezzi convenienti che solo i pazzi (oppure chi non ne puo' fare a meno) userebbero l'automobile.

Anche sotterrare buona parte della viabilità urbana (es tutta la circonvallazione) creando anche moltissimi parcheggi non sarebbe male, non per altro ridurrebbe l'inquinamento.

Ma sono solo idee che resteranno nei cassetti per secoli e secoli.

Intanto becchiamoci le "iniziative" ecochic e sentiamoci in pace con la coscienza (e col portafogli, per chi puo'..)

Amen.

Andrea Arancio

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Guardi, le rispondo solo su un punto, sugli altri è tutto un po' analogo.

<<Anzitutto l'impossibiltà di avere sempre lo stesso veicolo a disposizione: pensate a chi trasporta i bimbi e ogni volta deve montare un seggiolino>> Se lo monterà. Non confondiamo l'eccesso di comodità del singolo con il minimo di comodità di una intera città.

Se lo monterà.. mah... dipende... io ad esempio ho un bel seggiolino montato, e mi creda, se qualcuno ha in mente di incentivarmi ad usare una auto in car sharing e devo pensare tutte le mattine e pomeriggi di montare smontare il seggiolino per andare e tornare dall'asilo, dico che GIAMMAI per NULLA al mondo lo farei. E mi creda, chi ha famiglia e figli, difficilmente le risponde qualcosa di diverso, piuttosto paga non 5 ma anche 10€ di ecopass al giorno, ma NON farebbe qualcosa di diverso.

Vede, il problema è strutturale. I Pisapia-dipendenti alla mia affermazione risponderebbero: e perchè mai deve andare all'asilo in auto? non puo' andare a piedi? in bici? in tram? in autobus? sul triciclo? camminando sulle mani a testa in giu'? insomma, le solite osservazioni che fa chi ha una visione parziale della vita in città.

Quello che invece un cittadino medio (possibilmente che paghi le tasse, tutte, cosi' ha modo di immedesimarsi nello scenario) dovrebbe o potrebbe chiedere è: quali sono gli ostacoli ad andare al nido a piedi? perchè non fa fare una bella passeggiata al suo bimbo la mattina e la sera?

E allora scoprirebbe un sacco di risposte diverse, argomentazioni le spiegano che gli asili nido (ma in generale gli asili) sono pochi, mal disposti, e a volte anche... brutti sia fuori che dentro.

Che costano un sacco, che si spende quasi 900€/mese per mandare un bimbo fino a 2-3anni al nido, che il nido è distante, per raggiungerlo si deve percorrere esattamente tutta la circonvallazione, piena di traffico, che a piedi si impiegano più di 20 minuti ad andare e altrettanti a tornare, che le strade e i marciapiedi sono disagevoli per il percorso di un passeggino, che d'inverno e in generale quando piove ci sono dei laghi che costringono a bagni oppure a itinerari alternativi che ti raddoppiano la strada..

Ora, provi a pensare se un cittadino medio puo' avere una qualche convenienza a non tenere una piccola vecchia euro2 a gpl sotto casa rispetto a usare i metodi alternativi fino ad oggi proposti: cosa dovrebbe usare? i mezzi pubblici forse, visto che i biglietti costano pochissimo, e poi ci sono sempre tutte le linee che servono, non solo in centro.. ma nelle periferie, sempre puntuali, sempre frequenti, sempre ben accessibili a un passeggino, sempre sicuri.....(!!!). Oppure si potrebbe andare a piedi, per godere di tutte le amenità descritte qui sopra.

Ah è vero ci sono le alternative: mi prendo un CAR MI! mi scarico l'app, vedo l'auto, me la prenoto. mi preparo, esco.. ah cavoli, dalla mappa pero' sembrava un po' più vicina... forse per farmi questo chilometro e mezzo spingendo un passeggino e - udite udite - un seggiolino da circa 10KG in mano - non è stata proprio una ideona... era meglio andare a piedi..

Poi vediamo, che alternative ci sono.. il taxi.. beh 15€ al giorno se va bene forse sono un po' troppi, a quel punto conviene Uber, almeno giro in limousine.

Diciamo che dopo avere speso quei 900€ al mese per circa 10 mensilità all'anno, pagare quell'euro al giorno di gpl e anche quei 1000€ all'anno tra bollo e assicurazione non spostano di molto l'ago della bilancia..

potrei andare avanti, sig Tramonte. Ma mi fermo.

Ho provato a descriverle, con toni coloriti certo :), il motivo per cui è preferibie usare una vettura privata (una seconda vettura) per 1 sola necessità. E solo per questa singola necessità se ne giustifica ampiamente la spesa e i costi di gestione. Se a queste considerazioni ci aggiunge che con quell'auto privata ci si fanno tante tante tante altre cose, capirà che per me qualsiasi soluzione risulta ampiamente SCONVENIENTE.

Ora, se diciamo che la nostra amministrazione deve risolvere i problemi di mobilità IMPONENDOCI e VIETANDOCI, oppure TASSANDOCI e MULTANDOCI, siamo sulla strada perfetta. Tra un po' le persone per bene non troveranno + conveniente vivere a Milano, si sposteranno nei comuni limitrofi ove la vita costa meno ed è un po' più sostenibile e forse anche rispettosa, a milano resteranno... chissà chi resterà, a quel punto non saranno più interessi degli... ex-milanesi, ma ognuno puo' provare a immaginare come diventerà Milano se svuotata dei Milanesi.

Se invece diciamo che dalla nostra amministrazione (presente o futura...) ci aspettiamo delle IDEE NUOVE che risolvano i problemi implementando meccanismi di INCENTIVAZIONE (rendere + conveniente e cmq più pratico l'uso dei mezzi pubblici.. favorire i flussi di traffico a bassa velocità anzichè creare forti contrasti di velocità tra poco fuori la città e dentro, evitare di creare Zone di CLASSE A (le aree C) e zone di CLASSE B (le periferie) allineando tutta la città agli stessi livelli di servizio.. etc) allora forse possiamo convincere i cittadini milanesi, come me e come Lei - credo - che a Milano si puo' ancora vivere, forse costa un po', ma tutto sommato ne vale la pena.

Boh, vedremo, stiamo qui ad osservare, e pagare, ovviamente.

Andrea Arancio

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Sig Tramonte, Lei sfodera una invidiabile freddezza analitica nei suoi riscontri che nemmeno ci provo a risponderle ulteriormente..

Ad ogni modo.. Immagino che lei il mio pensiero lo abbia compreso, come io ho compreso il suo. Io rimango della mia idea, Lei della sua.

La dialettica, per quanto efficace, non è detto che avvicini, in questo caso ad esempio proprio no. E l'<<avere ragione>> non necessariamente consente di raggiungere un obiettivo.

Buon proseguimento.

Andrea

Andrea Arancio

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Mi perdoni, Sig Tramonte, ci ho ripensato, Le rispondo anche su un altro punto.

Secondo lei la città è una comunità e per viverci bisogna adattarsi. E' una bella teoria, e personalmente mi piacerebbe che fosse cosi'.

Ma, sinceramente, mi sembra che rasenti l'utopia. Nella realtà gli individui singoli sono guidati esclusivamente dal vantaggio personale, e non da quello collettivo.

A dirla breve, la città sarà anche una comunità, ma non è una famiglia; i cittadini NON si vogliono bene per partito preso. Anzi, tutt'altro, ciascuno guarda al proprio orticello, fa parte della natura umana.

Quindi sperare in buona volontà dei singoli, per quanto piacevole da pensare, è concretamente un modo errato per raggiungere obiettivi per l'intera comunità.

Se non vengono implementati meccanismi che incentivano le azioni dei singoli, queste diventano fuori controllo o al max osservabili.

La politica di divieti e tassazione che stiamo vivendo sta alimentando il malessere e lo scontento del "vissuto quotidiano" che tipicamente sfocia nelle classiche guerre tra poveri (in effetti stiamo assistendo sempre di più a fenomeni di violenza davvero ingiustificata che si fatica a capire da cosa siano scatenati..)

La saluto,

Andrea

Oliverio Gentile

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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CAR SHARING. PISAPIA: “MILANO PUNTO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE”

Il Sindaco: “La nostra è una città che guarda al futuro”
Assessore Maran: “Il car sharing di Milano è sempre di più un’alternativa reale per la mobilità cittadina”

Milano, 29 aprile 2014 – “L’arrivo di un nuovo operatore amplia ulteriormente l’offerta di car sharing a Milano e rende indiscusso il primato milanese e italiano in questo settore. Oggi con 1500 auto e 90mila iscritti, Milano, così come Parigi e Berlino, è un punto di riferimento internazionale. Twist contribuirà allo sviluppo del car sharing con 500 nuove Volkswagen Up! dotate di un sistema brevettato per la riduzione delle emissioni di CO2. Anche Twist risponde alle rigide specifiche che abbiamo fissato nel bando con un sistema che serve tutta la città, dal centro alla periferia, amichevole, facile da utilizzare ed economico”.

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla presentazione di Twist, il nuovo servizio di car sharing milanese. A maggio cominceranno a circolare le prime 80 vetture che diventeranno 250 a giugno per arrivare a 500 a settembre.

“Lo sviluppo di questi servizi – ha aggiunto il Sindaco Pisapia - hanno poi delle ricadute positive per l’economia cittadina, in termini di occasioni imprenditoriali e di nuova occupazione. Senza dimenticare lo sviluppo di una mobilità urbana differente. Dall’implementazione del bike sharing, al potenziamento del trasporto pubblico, alle zone 30. Milano insomma si muove e sempre di più rappresenta una città che gu arda al futuro e sperimenta nuove opportunità e nuovi servizi. Milano, i suoi cittadini, i turisti e i lavoratori possono contare su una mobilità più veloce, più versatile, più efficiente. Il nostro obiettivo è rendere la nostra città più bella e più vivibile a partire proprio dai temi del traffico, della sicurezza, dell’inquinamento. E’ una scommessa, è un impegno, è già oggi una realtà, in movimento”, ha concluso il Sindaco.

“Il car sharing è per noi un’iniziativa ambientale straordinaria. E con l’arrivo di Twist diventa sempre più un’alternativa reale, che permette alle famiglie di non bloccare risorse con il possesso della seconda auto e di risparmiare migliorando la qualità della propria vita”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Con l’avviso pubblico il Comune è passato da erogatore a regolatore di un servizio e grazie a questo ora è potuta nascere Twist, start-up milanese che sta investendo nella nostra città e a cui auguriamo un grande successo. Twist ci permette di sviluppare un servizio che guarda sempre più alla città metropolitana”.

Silvano Umberto Tramonte

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Usare l'auto condivisa significa fare quello che si fa con la propria auto e correrne i rischi connessi. Chi è arrogante e maleducato non cesserà di esserlo, ma non cesserà neppure di pretendere multe perché avrà usato una carsharing. Per quanto riguarda invece la possibilità di parcheggiare nelle aree blu o gialle, questo dipende da un preciso accordo con l'amministrazione e fa parte dei vantaggi della locazione. Il carsharing riduce sicuramente le auto circolanti, come è logico che sia, poiché se una vettura in car sharing sarà stata usata quotidianamente da una media di 20 persone, quelle venti persone avranno lasciato l'auto a casa. Non ho i dati, ipotizzo solo a titolo di esempio ma certamente sarebbe interessante disporre di questi dati. Forse partecipaMi può in qualche modo relazionarsi a nome dei cittadini di Milano con i gestori del servizio ed ottenerli. E' solo una timida proposta ...:-)

Il libero accesso all'area C fa parte degli accordi ma non è riservato ad una categoria di eletti, chiunque può sfruttare questo vantaggio...

Silvano Umberto Tramonte

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Le auto elettriche sono confinate ai pochi entusiasti dai limiti naturali che hanno e, a meno di non riempire la città con una miriade di colonnine, cosa irrealizzabile, non potranno mai competere col car sharing endotermico e dunque non decolleranno mai veramente. Ma l'obbiettivo di inquinare di meno già viene raggiunto, anche se in maniera non quantificabile per ora, credo, dato che chi usa un veicolo car sharing non usa la propria auto e, da questo punto di vista, ogni singola macchina funziona come un pulmino che trasporta quotidianamente una moltitudine di persone che si possono considerare a tutti gli effetti pedoni, e col vantaggio di avere un motore di piccola cilindrata a basso consumo. Quanto ad incentivare l'uso della moto non posso che essere d'accordo, tra l'altro le moto elettriche sono una realtà più interessante di qiella automobilistica, a mio avviso. Personalmente posso dire che l'arrivo del car sharing mi ha impedito, con mia grande soddisfazione, di considerare l'ipotesi di comprare una terza macchina.

Germana Pisa

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Alla cortese attenzione dell'assessore Maran: l'ATM Point Duomo, cui ho chiesto se esisteva un elenco cartaceo, un depliant che elencasse tutte le attuali postazioni di EQSharing in città, mi ha detto di esserne non in possesso e tuttavia di avere sollecitato presso l'amministrazione tale oggetto. Ecco: io ritengo che sia di grande utilità pratica avere, per chi si accinge ad usare la vetturetta elettrica, avere sottomano un elenco cartaceo dei posteggi. Porti pazienza... fate uno sforzo in tal senso. D'accordo che magari si dirà da parte di atm che non essendo ancora definite tutte le postazioni allora... Ma intanto incentivate anche con questo modo l'uso della vetturetta Grazie ;-)

Silvano Umberto Tramonte

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Contesto decisamente quanto affermato nell'editoriale in questione, uso il servizio da più di un anno e quasi tutti i giorni ma non mi è mai capitato di perendere una macchina parcheggiata male. Questo non significa che il fenomeno paventato nell'articolo non si presenti, ma certo non è l'emergenza che si vuol far credere sia. Inoltre chi utilizza il car sharing sa che non rischia solo una multa, come con la propria macchina, ma anche la sospensione del servizio per inadempienza contrattuale e non ci tiene affatto a perdere tale comodità. Ma l'articolo contiene un dato interessante: 25000 noleggi settimanali per 1200 vetture. Significa che quelle 1200 vetture circolanti ne hanno risparmiate 25000 per settimana ed è cosa di cui noi tutti dovremmo gioire.

Silvano Umberto Tramonte

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Registrato!

Silvano Umberto Tramonte

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Buonasera, credo le manchino questi dati, ricavati dalla pagina web di riferimento: il servizio è free floating, cioè le auto si prendono dove capita e si lasciano ugualmente dove fa comodo, e alla ricarica ci pensa il personale addetto.

Gianluca Gennai

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car2go per la periferia

Non molto si potrà dire di già detto, data la scarsa rilevanza della cosa, allo stesso tempo dà fastidio, soprattutto perché chiude invece di aprire.

A ragion del vero l’argomento riguarda una società privata che certamente può fare quanto ritiene più corretto in un’ottica di gestione della propria offerta.

In questo caso è tuttavia presente un’altra componente che da luogo alla domanda:

è corretto che il comune di Milano non intervenga in modo incisivo su una società che opera sul territorio cittadino, anche quando attua una discriminazione così contraddittoria rispetto all’idea iniziale "molto social" tanto palesata proprio dalla stessa amministrazione pubblica ?

E poi;

il tanto forte "front-end" sui temi delle periferie, cosa pensa di questo modus operandi abbastanza scorretto ?

Le prime risposte ovvie e vaghe, sono arrivate dall’Amministratore della società che punta sul “équilibrage della flotta” là dove maggiore è la domanda + un disincentivo all’utilizzo del mezzo da parte dei cittadini periferici per evitare gli eccessivi costi di recupero e i presunti atti vandalici ( a tal scopo non sarebbe male una maggiore precisione magari rendendo pubblici dei dati statistici sull’argomento ).

Plausi sono arrivati a seguito di questa scelta da parte dei maggiori fruitori del servizio, i clienti del centro città ( così sembra ).

Nessun ascolto è stato dato alle proteste dei pochi ( forse ) fruitori periferici, sia pure virtuosi o semplicemente bisognosi, certamente “clienti” .

Stereotipi che non accennano a scomparire e che celano una “ragion di stato” che vede: da una parte una società che ha come obbiettivo il guadagno e la soddisfazione di una certa clientela certo più gratificante in quanto generalmente appartenente ad una certa casta, dall’altra il comune di Milano imbrigliato nella scelta del carsharing per limitare in qualche modo le % dei gas di scarico in città, ma anche per rendere la mobilità maggiormente sostenibile; soprattutto per sedare le tante lamentele dei cittadini, in un momento in cui si doveva fare qualcosa anche dal punto di vista politico.

Invito tutti ad una riflessione:

il problema sociale delle periferie, si specchia nel problema etico delle classi in qualche modo dominanti, e se la politica riveste un ruolo importante, è certamente mutuata a quello che potremo definire lo “status quo” per ogni singolo argomento.

In questo caso si parla di mobilità sostenibile e dovrebbe essere a maggior ragione orientata sulle periferie, ad oggi molto penalizzate in questo e soprattutto molto in ritardo rispetto alla modernizzazione che invece corre in centro città.

Allora non parliamo di re-integrazione delle periferie, se prima non parliamo di re-distribuzione delle risorse “tutte” a partire da rendere la città realmente connessa senza disuguaglianze, anche e soprattutto facendo leva su queste operazioni di facciata che ad oggi risultano davvero poco aderenti dal punto di vista pubblico e davvero molto basse e anacronistiche, sia pure legittime, dal punto di vista del privato.

Una risposta potrebbe arrivare da una maggiore collaborazione pubblico/privato che porti ad un ripensamento della dislocazione della flotta, magari creando hub decentrate più vicina alle periferie, dando luogo ad un risparmio nel recupero dei mezzi, l’aumento dei costi di gestione potrebbe essere ammortizzato attraverso un compromesso con il comune in termini di tributi agevolati.

La sensazione è che la società di carsharing in questione, si basi su una scelta di classe, sul tendere a disincentivare un certo tipo di cittadini a favore di un certo tipo di clienti.

Se Milano pensa alla palingenesi delle periferie, questa non è “la retta via”.

Gianluca Gennai

Voce di costo annuo	km	Giorni/ore	Car Sharing	Auto di proprietà/benzina	Auto di proprietà/GPL
Costo fisso annuo			€ 120,00	€ -	€ -
bollo			€ -	€ 200,00	€ 200,00
Assicurazione (una classe di Bonus 6-7) con assicurazione furto/tutela legale/ass strad			€ -	€ 600,00	€ 600,00
Manutenzione annuale				€ 2.000,00	€ 2.000,00
Vacanze di Natale (2 settimane) 1500km	1.500	14	€ 805,00	€ 270,00	€ 150,00
Vacanze di Pasqua (1 settimana) 1000km	1.000	7	€ 500,00	€ 180,00	€ 100,00
6 weekend brevi (2 giorni) 2500km	2.500	12	€ 875,00	€ 450,00	€ 250,00
Vacanze estive (3 settimane) 5000km	5.000	21	€ 1.768,00	€ 900,00	€ 500,00
utilizzo settimanale (spesa, bimbi, etc, serate) 5000km 15 ore a settimana	3.000	780	€ 3.522,00	€ 540,00	€ 300,00
Totale annuo	13.000		€ 7.590,00	€ 5.140,00	€ 4.100,00

Voce di costo	CarMi	Auto Benzina	Auto GPL
Acquisto auto nuova	€ -	€ 15.000,00	€ 17.500,00
Costo annuo	€ 7.590,00	€ 5.140,00	€ 4.100,00
Costo annuo per 10 anni	€ 75.900,00	€ 51.400,00	€ 41.000,00
Costo totale per dieci anni	€ 83.490,00	€ 71.540,00	€ 62.600,00

Voce di costo	CarMi	Auto Benzina	Auto GPL
Costo annuo	€ 7.590,00	€ 5.140,00	€ 4.100,00
Costo annuo per 10 anni	€ 75.900,00	€ 51.400,00	€ 41.000,00
Costo totale per dieci anni	€ 83.490,00	€ 56.540,00	€ 45.100,00

Car sharing a Milano (e area metropolitana)

Laura Di Giovanna

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Cosa farò nei primi cento giorni

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Associazione Nazionale Veicoli Elettrici

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Corriere della Sera 07/02/11: «Veicoli elettrici Troppi ritardi per i distributori»

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Le foto delle mini auto elettriche

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La proposta Milanese di car sharing (per le aziende), ovvero di GuidaMi, gestita da ATM

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Le slide sul servizio car sharing Car2Go a Milano

Car2Go: www.car2go.com/milano

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La scritta "ENTRO IN CENTRO" sulle auto di Car2Go

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Auto car2go parcheggiata esattamente all'incrocio fra Via Garofalo e Via Giovanni Paisiello, in graziosa sporgenza fra le strisce pedonali e quella di precedenza (il 07/10/2013)

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EQsharing il nuovo servizio di car sharing

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Intervista sul tema (anche) del car sharing e in generale della mobilità sostenibile

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Lettera dei Genitori AntiSmog all'Assessore Maran ("Car sharing a Milano, no ai diesel")

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Miti e realtà sulle auto elettriche

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