Liscia o gassata, sempre gratis - la giunta apre le Case dell’acqua...
Sembrava accantonata e invece ("Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?") rieccola qua.
"Milano è pronta ai distributori d'acqua gratis. 4 verranno aperti entro Natale".
("Pronti"... "Entro Natale"?)
http://milano.repubblica.it/.../
IL CASO
Liscia o gassata, sempre gratis
la giunta apre le Case dell’acqua
Pronto il progetto per la rete di distributori nei parchi. Città in ritardo rispetto ai Comuni dell’hinterland dove sono 81 gli impianti. Il Pd Monguzzi: “Bisogna migliorare l’acquedotto”
di ILARIA CARRA
Anche Milano avrà presto le sue Case dell’acqua. Dopo anni di indugi sul tema e risorse mai destinate alla causa, sulla scia della crescita vertiginosa del fenomeno nell’hinterland dotato di oltre 80 impianti, si sblocca anche la sorte degli spillatori gratuiti di acqua filtrata e refrigerata, liscia o gassata previsti per il capoluogo: è pronto il piano comunale destinato a fornire anche le aree verdi milanesi di una rete di distributori automatici. E l’obiettivo è realizzarne almeno quattro entro Natale.
Finora in città si era potuto contare solo sulla Casa dell’acqua allestita dentro il centro di accoglienza del Consiglio di zona 8 a Quarto Oggiaro (ogni tanto però guasta), oltre a qualche impianto temporaneo installato in occasione di alcuni eventi cittadini, dal Milano Film Festival al Sempione alla Triennale, due anni fa, durante la mostra Greenlife. Oggi però il progetto per partire almeno con i primi distributori dell’acqua del sindaco è pronto, a breve verrà ufficializzato dall’amministrazione.
A settembre è atteso l’affidamento dell’incarico a Metropolitana milanese per preparare un bando per la fornitura e l’installazione degli erogatori. Quattro, per cominciare quest’anno, come mette nero su bianco Palazzo Marino nel documento di intenti per il 2012 allegato al bilancio. E in aree verdi ancora da decidere in via definitiva, che abbiano un accesso stradale comodo per facilitare l’operazione di carico sull’auto delle bottiglie riempite. Tra queste aree potrebbe esserci il parco Trotter.
Milano attiva la sua rete di Case dell’acqua dopo il boom del fenomeno nei Comuni dell’hinterland. È da queste fontanelle che in tutto il 2011 sono stati erogati oltre 16 milioni di litri d’acqua. I 2mila litri distribuiti in media al giorno da ogni impianto equivalgono ad almeno 1.200 bottiglie di plastica in meno nella spazzatura. E circa 300 euro in più nelle tasche di ogni famiglia. In passato varie perplessità erano state sollevate dagli esponenti della giunta Moratti: c’era chi riteneva, come l’ex assessore all’Ambiente Edoardo Croci, che i distributori rischiassero di diventare luoghi di aggregazione notturna poco sicuri. Il suo collega Maurizio Cadeo, assessore al Verde, era più favorevole all’iniziativa, anche se poi non ha mai destinato fondi per realizzarla. Perché un impianto può arrivare a costare anche 40mila euro, a seconda delle dimensioni e della tipologia.
La giunta Pisapia dovrebbe riuscire almeno a far partire il piano anche grazie a un finanziamento regionale. Non tutti, però, vedono di buon occhio lo sbarco in città delle case dell’acqua. Perplessità sul progetto sono difatti espresse dall’ala più ambientalista della maggioranza. Spiega il presidente della commissione comunale Trasporti, il Pd Carlo Monguzzi, storico ambientalista milanese: «Io preferirei che le Case dell’acqua fossero le case dei cittadini: dobbiamo lavorare perché si eliminino i guasti alle tubature non perfettamente in ordine che rendono l’acqua domestica calcarea e, qualche volta, con un odore un po’ sgradevole».
(07 agosto 2012)