Cambiare le modalità di assegnazione della gestione dei centri sportivi comunali a Milano. In quest’ottica e con una logica di “revisione” democratica di Milano Sport, verranno istituiti tavoli permanenti composti da: cittadini, famiglie, associazioni, web community e quant’altro, volti a costruire una gestione partecipata degli attuali centri sportivi comunali.

3 buone ragioni per:

  • Abbassare i costi di gestione dei centri sportivi comunali al fine di evitare nuovi “buchi” di bilancio (vedi Milano Sport, passivo di circa 8 milioni di euro nel 2010) che spesso gravano sulla collettività, salvaguardando la qualità delle strutture che deve ancora migliorare (meno soldi buttati – più soldi investiti).

  • Differrenziare l’offerta del centro sportivo pubblico dall’offerta del privato. Il “pubblico” deve contraddistinguersi per accessibilità (prezzi calmierati, agevolazioni, riuscire ad incentivare lo spirito sportivo delle attività) e capacità di accogliere le associazioni e organizzazioni del territorio socialmente impegnate.

  • Coinvolgere i giovani nella gestione dei centri sportivi, anche in ottica di offrire nuove opportunità di inserimento al lavoro per una categoria particolarmente penalizzata dall’attuale crisi economica .

Scritto 14 anni fa da
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