Area tra via Viterbo, via Colombi e via Bentivoglio

Grazie al consigliere Giorcelli per la preziosa segnalazione: il CSA ne seguirà gli sviluppi.

Marco A. Righini

A nome del CSA, coerentemente con la nostra identità che dal 2007 difende i polmoni verdi di una strategica Zona della nostra super inquinata metropoli e le sue vestigia, sono solidale con Andrea Giorcelli, contrario allo stravolgimento di un'area verde - in precedenza destinata a verde pubblico - in centro sportivo.

Trovo assurdo che il Comune di Milano, per combattere l'inquinamento, proponga domeniche senz'auto come quella odierna ( http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:vKesuNd8YFIJ:www.comune.milano.it/dseserver/domenicaspasso_2013/index.html+domeniche+intelligenti+17+marzo+2013+milano&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it ) e nel contempo favorisca la soppressione di verde (e relativo ossigeno) laddove sopravvive. 

La scusa dell'area degradata è banale e risaputa per chi ha difeso percorsi storci e fontanili, come il CSA: se si vuole rendere fruibile un'area verde, basta dare all'Amsa l'incarico di fare un'adeguata pulizia, magari con il concorso del volontariato. 

Lasciarla in pasto all'abbandono e al degrado, serve solo a giustificare la solita "riqualificazione ambientale"... che tradotta in parole povere significa: nuovo cemento e quindi nuovo inquinamento.

Ai bei discorsi e agli slogan che sbandierano vicinanza con le istanze dei cittadini in difesa del territorio, della sua storia e dell'ambiente, i volontari del CSA preferiscono fatti concreti. 

Frasi retoriche, in gergo "azzeccagarbugli" per intimidire gli sprovveduti, non fanno rima con "Partecipazione".

Il CSA, spesso oscurato e osteggiato dalle logiche degli schieramenti, ha nel suo DNA questo percorso coerente e difficile, una risorsa messa a disposizione delle istituzioni per difendere i diritti della cittadinanza, spesso ignara e inconsapevole.

Per spiegare meglio questa specifica situazione e la nostra posizione, allego un esempio di "riqualificazione": si tratta dell'Aspria Harbour Club Milano, vista dal satellite. 

Un tempo era un'area verde pubblica incuneata in un sistema di verde (Boscoincittà/parco di Trenno). 

Oggi è quello che è.

Massimo de Rigo

Il punto in questione è stato ritirato definitivamente, per le numerose pressioni di questi giorni e la partecipazione attiva dei cittadini che sono venuti alle riunioni.

La trasformazione in parere negativo (avevo già pronti numerosi emendamenti allo scopo) sarebbe stata improbabile (nemmeno l’opposizione era tutta contraria all’affidamento a privati dell’area per un centro sportivo) e anche inefficace, visto che sono stati fatti decorrere inutilmente i 30 giorni per esprimerlo (si sarebbe dovuto ridiscutere in Commissione prima di riportarlo in Consiglio anziché rimandarlo di oltre una settimana e basta).

Sempre meglio di un parere positivo esplicito. Ora vedremo che decisioni assumerà il Comune, ma ricordo che il P.G.T. non ammette un centro sportivo su un’area destinata a verde pubblico (sulla base delle osservazioni da me promosse a suo tempo).

Grazie a tutti!

Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi - Ecologisti)
Via Anselmo da Baggio, 55
20153 – Milano
Tel.: 3475393351

Bentornati dalle vacanze e prima di tutto vorrei darvi un'ottima notizia: abbiamo ottenuto, anche grazie all’intervento diretto di voi cittadini, che il Comune abbandonasse l’ipotesi di affidamento a privati, per un nuovo centro sportivo, della grande area tra via Viterbo, via Colombi, via Bentivoglio, che dopo decenni di abbandono sarà finalmente sistemata a verde come richiesto.

Tale recupero è importante perché è interposta in un potenziale parco lineare (perimetro in verde nella fotografia satellitare allegata, interessato tra l'altro da ben tre cascine: Creta, Isolino Lombardo e Sella Nuova), con possibilità di ulteriori immediati collegamenti anche al parco delle Cave e al parco Valsesia .

La notizia cosí cosí è che è arrivata una richiesta di parere (approvata dalla Commissione) per il progetto edilizio di rinnovo del centro sportivo esistente nell'area subito di fianco (parte contornata in rosso, che essendo recintata costituisce una completa barriera nel sistema del verde, com’è evidente dall’immagine), con le stesse controindicazioni, andando a interrompere definitivamente la continuità del “corridoio” e “ipotecando” per il futuro ogni diversa possibilità di utilizzo dell’area comunale (una volta definitivamente sistemata e riqualificata, sarà arduo che si possa ripensarci e tornare indietro)! Inoltre le attrezzature calcistiche presenti nelle aree circostanti paiono già sufficienti e il centro ha un'attività ridottissima.

Non è chiaro l’intento e il beneficio di un parere positivo.

Sarebbe invece doveroso, avendone la possibilità, perseguire con maggior convinzione la strada ormai intrapresa, una diversa visione del futuro urbanistico di tale parte della zona (peraltro già deliberata dal Consiglio e contenuta chiaramente nel programma del Consiglio di zona).

Se ne discuterà al punto 4 del Consiglio di zona di:

lunedí prossimo, 2 settembre, alle ore 19
in via Anselmo da Baggio, 55 (cascina Monastero),

È molto importante la vostra presenza di cittadini interessati, per partecipare e anche intervenire prima dell’appello: il progetto del centro sportivo va fermato per non perdere definitivamente la possibilità unica di vedere realizzato il sistema verde "Forze Armate", una sorta di Central Park del quartiere (vedete allegato).

Grazie e vi aspetto.

Andrea Giorcelli

Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi - Ecologisti)