A seguito dell’incontro L'Intelligenza artificiale: L'obsolescenza della funzione docente? mi permetto di riprendere la proposta, accennata nella discussione LLM a scuola, di applicare la straordinaria capacità del digitale di riorganizzare sistemi, svincolando (cleaving) proprietà tradizionalmente confuse, come ad esempio presenza e località nella telepresenza, per riorganizzare anche la Scuola, svincolando l'istruzione dall’educazione e quindi il ruolo dell’insegnante/istruttore da quello dall’educatore/tutore (nella presentazione dell’incontro "professore e maestro"):  

La proposta, illustrata sinteticamente in allegato, è un de cuius dello HOLOCITY MANIFESTO - Dal “villaggio globale” a “villaggi globalmente connessi”, motivata dalla pandemia ma ancor valida, a mio parere, per fare fronte alla crescita ed all’eterogeneità delle nozioni da apprendere e della popolazione scolastica mondiale, evitando scuole e Scuole caserma. 

Finora la mia proposta ha avuto l'accoglienza di quella altrettanto modesta di Jonathan Swift, ma mi piacerrebbe poterla discutere .

Ascoltando le riflessioni di Manzotti mi vien da dire che non è per nulla desiderabile che i figli al concepimento immagazzinassero le esperienze e i saperi dei propri genitori. Per fortuna i pargoli fanno esperienze proprie e quelle dei genitori sono destinate a restare confinate a una memoria sempre più opaca e lontana.

A che serve studiare? Manzotti non dà risposte, ecco quella di ChatGPT:

Studiare serve a molteplici scopi, ognuno dei quali contribuisce allo sviluppo personale e sociale. Ecco alcuni dei principali motivi per cui è importante studiare:

1. Acquisizione di Conoscenza: Studiare permette di apprendere nuove informazioni e competenze in vari campi, ampliando la propria cultura generale e specializzata.

2. Sviluppo delle Competenze Critiche: Attraverso lo studio, si sviluppano abilità analitiche e critiche, fondamentali per comprendere e risolvere problemi complessi.

3. Opportunità Professionali: Un buon livello di istruzione può aprire la strada a migliori opportunità di carriera, permettendo di accedere a professioni più qualificate e meglio retribuite.

4. Crescita Personale: Studiare favorisce la crescita personale, migliorando la capacità di prendere decisioni informate, di pensare in modo indipendente e di comprendere il mondo in modo più profondo.

5. Adattabilità e Innovazione: In un mondo in continuo cambiamento, lo studio continuo permette di adattarsi e di innovare, rimanendo al passo con le nuove tecnologie e metodologie.

6. Contributo alla Società: Individui ben istruiti possono contribuire in modo significativo allo sviluppo della società, attraverso la partecipazione attiva alla vita civica e la promozione del benessere comune.

7. Autostima e Realizzazione: Il raggiungimento di obiettivi accademici può aumentare l'autostima e il senso di realizzazione personale, motivando ulteriormente a perseguire altri traguardi.

8. Sviluppo di Relazioni Sociali: La scuola e l'università sono anche luoghi di socializzazione, dove si possono incontrare persone con interessi simili e sviluppare reti di contatti utili per il futuro.

9. Miglioramento della Salute Mentale: Impegnarsi nello studio può anche avere effetti positivi sulla salute mentale, mantenendo la mente attiva e stimolata.

In sintesi, studiare è un investimento nel proprio futuro, che porta benefici non solo a livello individuale, ma anche a livello collettivo, contribuendo al progresso e al miglioramento della società nel suo insieme.

Contro il tabù delle intelligenze artificiali a scuola - L'INDISCRETO

Segnalo l’articolo di Filippo Lubrano, collega dei Copernicani (affini a Fondazione RCM), perché mi pare concordi, e in parte vada anche oltre, la mia tesi.

Ecco di seguito la registrazione dell'incontro del 10 aprile 2024 sull'intelligenza artificiale.