Nuovo spartitraffico alberato e... vetrificato in via B. Croce

Rispondo ai cittadini (e, per la decima volta - ma è un dato puramente statistico - al consigliere Salerani): la situazione è stata da me segnalata appena il consigliere Tin, insieme a Salerani, mi ha segnalato la cosa.

Salerani scrive che avrei risposto di "avvisare subito gli uffici Comunali competenti".

Non so cosa intenda esprimere Salerani. So solo che, la sera stessa ho avvisato io personalmente e direttmente gli uffici. Dai quali ho ricevuto una risposta, a conferma di una impropria lavorazione di riempimento dello spartitraffico, che ho inviato in tempo reale a tutti i colleghi consiglieri.

Salerani, letta la comunicazione, deve essersi eccitato.

Lo invito a calmarsi, e ringrazio il colega Tin di operare segnalazioni e comunicazioni finalizzate a ragioni di interesse pubblico, e non di triste polemica finalizzata non si sa a che cosa.

Enrico Fedrighini

Mi domando, ma perchè chi deve accorgersene o segnalare deve essere un consigliere o un cittadino?
Ma il Comune di Milano, non sa che deve controllare i lavori: prima, durante, dopo?
Chi sono i responsabili tecnici e politici di questi mancanti controlli?
E' ora che i nostri amministratori si diano una mossa e facciano controlli. Perchè per tornare ad essere capitale morale (non lo siamo ancora per nulla) ci vogliono controlli, sanzioni e fine degli speculatori e di opere senza senso che arrecano grave danno con sperpero di danaro pubblico.

attendo risposte da parte del Comune

grazie

P.s.: Enrico Fedrighini, non mi focalizzerei tanto sul perchè qualcuno fa più volte la stessa domanda. Il problema è chi non ha controllato, perchè se avessero controllato non avresti ricevuto dieci volte la stessa domanda. E se questa volta c'è vetro, magari la prossima o altrove ci sarà veleno o altro e tanto nessuno controlla... altro che capitale morale (come diceve la vicesindaco)

Caro Ivan, hai ragione ma questo e' uno dei temi della riforma del decentramento che spero nei prossimi mesi si compia. Ovvero: l'80 per cento dei problemi quotidiani che cittadini e amministrazione affrontano, riguardano per lo più piccole opere, però di grande importanza per la vita quotidiana. Pochi responsabili centrali del settore non riescono a curare la complessità' delle opere che quotidianamente vengono fatte: avere in ogni zona IL responsabile locale del verde e IL responsabile locale della manutenzione strade, cambierebbe la vita dei cittadini, la qualità delle opere e degli spazi pubblici, e la rapidità di intervento e di controllo. Troppe aziende che fanno le furbe restano impunite proprio per questo meccanismo.

Detto questo però voglio precisare che ritengo fondamentale il controllo sociale: il cittadino o il consigliere che, pur non avendone competenza, si accorge che qualcosa non va e segnala prontamente la cosa (come hanno fatto in questo caso i colleghi Salerani e Tin)  fanno un buon servizio alla città e ai cittadini. 

A Ivan e Mario: avete ragione, quanto accade purtroppo conferma una cosa arcinota che spero sia messa definitivamente in soffitta con l'auspicata riforma del decentramento. Si tratta di questo: la maggior parte dei disagi e dei problemi procurati a cittadini e amministratori, deriva da una miriade di piccoli interventi locali di grande importanza per la qualità della vita quotidiana di ognuno di noi, e la formula del controllo centralizzato non funziona: sono troppo numerosi e diffusi sul territorio questi interventi - dal verde alle strade - per poterli controllare con efficacia, ed evitare errori o, peggio, furberie. In ogni zona va decentrato un operatore fisso per il verde pubblico e uno per la manutenzione di strade e spazi pubblici, in grado di controllare sistematicamente sul posto i lavori. Nel nostro caso - fermo restando il fatto che l'impresa dovra' rifare il lavoro, completandolo a regola d'arte come da capitolato - il direttore dei lavori dell'impresa afferma che si tratta di un errore degli operai. Ma talvolta succede - non voglio dire che sia questo il caso, perché non ne ho le prove - che specie nella movimentazione della terra si decide di utilizzare materiale improprio per i riempimenti, per risparmiare due volte: sui costi della terra buona e su quelli dello smaltimento di quella cattiva. Un'ultima considerazione quindi: e' vero che deve esserci questo controllo capillare, però è prezioso Anche il controllo diffuso del cittadino e del consigliere (come in questo caso hanno fatto i colleghi Salerani e Tin) che anziché girare la testa dall'altra parte, segnala subito la cosa.

Guarda Roberto, la soluzione è ancora più semplice perchè non serve un grande organico di controllori finali, l'ho proposta (inutilmente) e prima o poi (forse) ci arriveremo: come avveniva negli anni Settanta (confesso di essere un nostalgico) prima di liquidare alla ditta esecutrice dei lavori la somma dovuta, vengono effettuati dei prelievi (tipo carotaggi) dei lavori eseguiti (dal rifacimento del mantio stradale ad altro). Il terreno prelevato viene inviato ai laboratori universitari esami di laboratorio. Se la qualità del materiale viene certificata idonea ai parametri previsti dal contratto, il lavoro viene pagato. Altrimenti viene rifatto.

Fine dei problemi, delle polemiche e delle ruberie.

P.S: sarà mica per questo che non viene fatto?!?

Questa giunta è una casa di vetro: e si vede ...