Piccoli stranieri dimenticati in via Val Lagarina

Credo purtroppo che l'assessore non possa molto. Anch'io vivo in un IC abbastanza vicino e le ore della collega facilitatrice non sempre sono bastanti..., credo che una soluzione sia quella di versare le ore dei recuperi al raggiungimento di una soglia di comprensione di tutti gli studenti, senza però dimenticarci che accanto ai ragazzi da recuperare ci sono anche quelli da potenziare. Attenzione giusta a chi è in difficoltà, ma senza dimenticare gli altri che si trovano a vivere un'altra difficoltà: una scuola non all'altezza delle loro aspettative...

Già solo il fatto che l 'Assessore all'istruzione venga informato della realtà e i disagi che soffre la nostra scuola mi sembra utile. E non vengono certo trascurati i problemi degli altri alunni che, anzi, hanno tutto da guadagnarci in merito alla presenza di piccoli compagni stranieri. Riguardo al corso di italiano dei genitori... è dietrologia demagogica bella e buona! Famiglie che spesso già vivono difficoltà molto personali e pesanti (altrimenti sarebbero rimaste al loro Paese) devono anche essere colpevolizzate per non essersi organizzate con dei corsi di italiano? Qui ci dimentichiamo che i soggetti sono minori a cui non non si devono far ricadere le eventuali colpe o problematiche degli adulti. Un bambino che tarda ad acquisire gli strumenti di una soddisfacente alfabetizzazione al fine di comprendere, farsi comprendere e "comprendersi" è a elevato rischio di depressione, aggressività (sia contro gli altri che contro se stesso) e di diventare vittima di bulli. Con conseguenze devastanti. Questi ragazzi crescono nei nostri quartieri e anche noi ne pagheremo, prima o poi, le conseguenze: nel bene (se sono stati perseguiti buoni percorsi ed obiettivi educativi) o nel male ( se trascurati nel nome di un comodo ma pericoloso alibi del tipo "anche noi siamo in crisi").

Tranquillo. Assodato che tutto ciò che si spende per la scuola è un investimento con un ritorno alla grande (sempre!) e sarebbe il contrario a "perdere" il  nostro Paese , è una questione di priorità e buon senso. E la scuola va messa al primo posto. Cosa che ora non è (come se l'istruzione fosse un male necessario).Punto .Tutte le altre motivazioni che elenchi non meritano risposta,semplicemente perchè non esistono ma sono solo pure e sterili polemiche.

Anche questa risposta provocatoria ed infantile non meriterebbe nessuna considerazione. Come se tu vivessi su un altro pianeta evidentemente non sei informato del fatto che hanno tolto, in pieno contrasto con un articolo della Costituzione, risorse fondamentali alla scuola pubblica (perché è l'istruzione pubblica quella che va salvaguardata) per regalarne di superflue a quella privata. Sempre per tua informazione, dato che è carente, ultimamente hanno maggiorato i finanziamenti per la sopraddetta privata (per questa i soldi ci sono!) e diminuito ancora di più quelli per la pubblica. E se anche questo non ti "illumina", resta pure nel tuo piccolo mondo buio, chiuso ed egocentrico.

Se partiamo dal concetto che con la cultura non si mangia, il tempo trascorso a scuola e' tempo perso. Andiamo allora ad incendiare i nostri parchi e i nostri boschi, oppure andiamo a vagabondare nelle piazze alla ricerca di qualche spicciolo facile.

Credo invece che la scuola debba dare delle risposte in merito a grossi problemi che vi sono gia' adesso nella societa', debba attrarre la curiosita' dei bambini e ragazzi.

A maggior ragione per quei bambini che  provengono da altri paesi e che parlano un'altra lingua, non potendo comprendere e capire l'italiano vengono emarginati così non partecipano alla vita scolastica, allora sì questi bambini diventerebbero un costo per la societa' anziche' una risorsa.

Ecco che si affacciano le scuole private (soprattutto scuole cattoliche) chiedendo finanziamenti, sottraendoli alla scuola pubblica.

Non spetta certo agli insegnanti trovare quattrini per finanziare l'alfabettizzazione agli stranieri, ma alle istituzioni.

La risposta dimostra  anche che chi e' italiano fatica a comprendere il significato delle parole e quindi il senso del discorso, figuriamoci per quei bambini che non riescono a parlare e conprendere la nostra lingua, se lasciati senza insegnanti di alfabetizzazione, come possono comprendere il metodo di studio per integrarsi e poi dare il loro contributo alla societa?

Lo ripeto, deve essere la scuola che deve dare gli strumenti agli studenti i valori dell'onestà, della correttezza e del rispetto.

Se non ci sono più soldi per finanziare la scuola pubblica, forse è giunto il momento che i politici incominciano a  legiferare leggi che intaccano sul serio l'evasione di capitali nei paradisi fiscali.

Ultima risposta.

Le persone che parlavano così sono state trovate con quattrini dei cittadini italiani che stavano per essere investiti in Tanzania, la quale fermò l'operazione sostenendo che provenivano da vie poco chiare.

Oppure aziende importanti controllate dallo stato che finanziavano illegalmente diversi partiti.

Senza parlare delle mafie.

Quattrini sottrati alla collettività, quindi anche alla scuola (la scuola italiana ha meno insegnanti fra tutti gli stati dell'Unione Europea). Purtroppo vi sono persone che, forse involontariamente, difendono questo modo di governare. e con questo chiudo.

Peccato. L'assessore non ha nemmeno risposto mentre il Provveditorato sì: niente facilitatore culturale all' I.S.C. Val Lagarina, più di 600 alunni e con stranieri in tutte le classi, dalle primarie alle medie. Dopo lo scandalo dei fondi tagliati ai disabili e finiti ad ostriche e champagne viene naturale chiedersi dove finiranno queste altre risorse cancellate, stavolta a discapito dei bambini. In compenso lievitano ed aumentano i fondi per la religione cattolica, siamo arrivati a 800 milioni di euro. Peccato che tanta generosità non corrisponda ad altrettanta doverosa attenzione e cristiano rispetto nei confronti dei veri bisognosi e aventi diritto, come i nostri piccoli alunni e futuri cittadini, taliani o stranieri che siano.