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Informativo
1 anno fa
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Pensare la Scuola vuol dire metterla al centro dell’attenzione di chi la fa e di chi ha il compito di governarla, un’operazione non facile perché trascina altri importanti significati sui quali è facile registrare passione e amore, ma anche ignobili propositi. Innanzitutto dobbiamo verificare se è condivisa la missione che i costituenti assegnarono alla Repubblica con il secondo comma dell’art. 3: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."  In queste parole c’è un esplicito mandato, la scuola è la principale istituzione a cui è affidato il compito, nelle prime età della vita di ragazze e ragazzi, di operare per la libertà e l’uguaglianza di tutte e tutti al fine del pieno sviluppo della persona umana.

La scuola nel nostro paese non assomiglia per niente a quello che la Costituzione indica, malgrado gli sforzi di persone eccezionali che mantengono in vita quelle aspirazioni, la scuola rimane  per la politica nazionale e per gli amministratori locali un problema fastidioso, sul quale non si misura il consenso dei cittadini, non se ne richiedono i voti.

Poi c’è anche una debolezza intrinseca per la scuola militante, da oltre trentanni si è arrestata quella spinta all’autoriforma che consentì la nascita degli Organi Collegiali, i modelli sperimentali e di tempo pieno, l’inserimento della disabilità, le 150 ore ecc. sempre sulla spinta di maestri come Mario Lodi, Lorenzo Milani e molti altri.

Cosa è utile fare per invertire questo stato di cose?  E’ necessario analizzare e descrivere i problemi che impediscono alle nostre scuole di esercitare la funzione costituzionale che è stata assegnata. Se è il caso denunciare le responsabilità amministrative e politiche di chi gli ostacoli li mette, non li toglie. Poi occorre riconoscere la necessità di una politica scolastica sul territorio che sia di supporto agli istituti e consenta di riunificare le rivendicazioni e superare la reciproca concorrenza tra istituti introdotta con l’eliminazione dei bacini d’utenza. Occorre migliorare gli strumenti di analisi sugli insuccessi scolatici per poi avere la forza di fare le proposte capaci di promuovere un vero cambiamento.

E’ auspicabile che nel dibattito che si vorrà avviare su questi temi ciascuna/o pensi la scuola a partire dalla propria esperienza, cittadino o lavoratore della scuola, studente o amministratore, sindacato o partito che sia.

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La scuola è lo specchio della società. Ciò che accade in questa spesso è anticipato nella scuola.  La scuola è il cuore della società. Se si ferma la scuola muore la società. La scuola vive in simbiosi con...
avatar Attilio Paparazzo 1 anno fa
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Condivido quello che scrivi, Giuseppe, ma oltre alle correlazioni che tu individui ci sono anche le intenzioni... Così ci ammoniva Calamandrei nel 1950 (...
avatar Nadia Ferrari 1 anno fa
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Pensare la scuola e dibattere dai diversi punti di vista, dai diversi luoghi e ruoli da cui si proviene, mi pare un'occasione da non perdere e spero che in tanti raccolgano. Solo sguardi e significati molteplici...
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Prima si è tolto dal ministero che si occupa di istruzione la parola "pubblica". Poi si è aggiunta la parola "merito". Le parole hanno un peso. Sono capaci di rovesciare un significato.  Nel caso della scuola...
avatar Attilio Paparazzo 1 anno fa
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Quella del merito è un'arma a doppio o triplice taglio, comunue è un'arma sbagliata. Oltre a quello che scrive Giuseppe il riferimento al merito viene implementato dalla legge n. 107 del 2015, la cosiddetta...
avatar Roberta Cipolli 4 mesi fa
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A questa conversazione mi aggiungo dando ultimi aggiornamenti sullo stato dell'arte dell'ICS Fabio Filzi in relazione alla delibera n. 1374 del 12.10.2023 e successiva regionale 1456 del 27.11.2023 che...
avatar Attilio Paparazzo 4 mesi fa
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Cara Roberta, i miracoli che servono non possono materializzarsi a domanda, così quando ce n'è bisogno.  Spero di essere smentito, ma la regola è sempre quella, le periferie pagano il prezzo della modesta...
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A proposito della trasparenza, citata da Paparazzo con queste parole: "La trasparenza non è in programma, queste operazioni si faranno sempre con la massima opacità e comunque con l'assenza di chi la scuola la...
avatar Roberta Cipolli 4 mesi fa
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A proposito di trasparenza... Di seguito il link con il progetto-madre, il cardine dell'ICS Fabio Filzi da 20 anni punto di riferimento. Riuscite a cogliere ora la portata della delibera comunale 12.10.23...
avatar Roberta Cipolli 3 mesi fa
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Non siamo contrari al dimensionamento a prescindere, qualora sia veramente necessario e in ogni caso rivedere i criteri ė cosa buona: ben venga la proposta in Parlamento. Nel frattempo la petizione...
avatar Attilio Paparazzo 3 mesi fa
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Da non residente non ho potuto firmare la petizione, ma ho scritto a Anna Scavuzzo, antica compagna di altre iniziative di partecipazione civica.
avatar Roberta Cipolli 2 mesi fa
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Per chi si fosse perso la Commissione consiliare di ieri, 22 febbraio 2024, ecco il link con registrazione, interventi con messa a verbale e riaggiornamento della seduta sul tema dimensionamento scolastico e...
avatar Attilio Paparazzo 2 mesi fa
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Ho ascoltato tutta la registrazione e non posso che rilevare che il Comune di Milano ha torto marcio per aver approvato questo piano di dimensionamento. Non era ICS Filzi a dover essere aggregato, ma semmai il...
avatar Roberta Cipolli 2 mesi fa
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Un ente locale che si rifiuta di attivare la deroga/proroga al dimensionamento con Regione e Governo (peraltro anche disponibili come da Decreto Milleproroghe 2024) e con appello alla Repubblica per...