Moto mal parcheggiate, nei pressi del Duomo (Agnello, Radegonda, Scala, Meda, Manzoni e viuzze e piazzette limitrofe, etc.)

Oggi passando per Via Agnello, Via Hoepli, Piazza Meda, piazza della Scala (a fianco della Scala, turisti sbalorditi dallo schifo), Via Manzoni, era tutto un enorme sciame di moto in ogni dove, parcheggiate lungo la strada e sui marciapiedi, e neppure l'ombra della Polizia Locale. Sono migliaia le moto condotte da maleducati, parcheggiate a casaccio in divieto di sosta, che deturpano la città e la Polizia Locale pare completamente assente, il problema non è gestito. Inoltre giusto oggi l'intasamento dei furgoni merci in questi ambiti era abnorme, senza una severa e razionale regolamentazione della distribuzione merci in ore di morbida, il centro di Milano continua a dare uno spettacolo incivile e indecente ai milanesi e ai tanti turisti attoniti, che oramai in molti casi non riescono più neppure a camminare sui marciapieddi ingolfati di moto sul cavalletto (a sbafo).

Che ne pensa l'Assessore Maran?

Conclusione? Dobbiamo tenerci il presepe inguardabile di moto parcheggiate in divieto di sosta ovunque in tutto il centro? Che facciamo la gara di civiltà alla rovescia a Milano? Bel coraggio a pensare certe cose ...

Nel rispondere occorrerebbe sempre vagliare la sostenibilità di certe affermazioni palesemente inventate, come quelle che le moto sui marciapiedi, e in ogni dove di proibito, vengano multate. Infatti se così fosse prima o poi sparirebbero dalla vista, invece no, aumentano, significa che non c'è la dovuta repressione con sanzioni previste dal codice della strada se non in misura marginale e irrilevante. Quanto alle bici invece l'inventiva nel parcheggio ha superato i limiti della decenza.

Il problema non è il mezzo di trasporto, ma il milanese, auto o moto o bici, sempre maleducato è.

A proposito di maleducati, adesso le bici entrano in galleria e scorazzano impunite, i rari vigili presenti intervengono, ma è una goccia in un mare. Scorrazzano a tutta velocità con arroganza, sono i falsi ciclisti della fauna-del-centro quelli snob, i più maleducati.

La mancanza di spazi per le moto (si tratta di una città dove devono convivere in armonia una pluralità di esigenze, non un luna-park per bulletti senza freni) non deve indurre ad atti di maleducazione, non c'è correlazione virtuosa che tenga tra causa ed effetto in questo caso, la maleducazione è sempre da condannare perchè è un atteggiamento asociale.

E stai a vedere che se i ciclisti sono maleducati e attraversano la Galleria e vanno contromano la colpa è del Comune, un concetto abberrante (il Comune siamo tutti noi, non si tratta di una entità astratta).

Chi afferma queste cose dovrebbe darsi una regolata e comprare una bussola (o un GPS) per vedere da che parte è girato e dove sta, c'è un limite alla decenza da non valicare per non cadere nel ridicolo: l'educazione o è patrimonio culturale di una persona (mica tutti i ciclisti transitano per la Galleria, e questo è un fatto) oppure non lo è, e questo accade trasversalmente a prescindere dal mezzo guidato, sia esso le sole scarpe, la bici, la moto, l'auto, il camion, il bus o il tram.

Non scherziamo per cortesia con tesi improponibili ad offuscare la razionalità dei provvedimenti che l'amministrazione comunale sta assumendo (finalmente).

Le multe alle moto in sosta sono elevate (se elevate) in numero marginale, sempre le stesse moto stazionano dove non devono, evidentemente perchè mai colpite da sanzioni.

Quanto alle Zone 30 (mobilità dolce) bisogna allargare al centro e alle periferie gli interventi, l'ecatombe di incidenti di pedoni, ciclisti, motociclisti ed automobilisti in città ha un costo sociale, affettivo, sanitario, assicurativo, insostenibili, a cui va posto rimedio con avvedutezza e urgenza, essendo un capitolo pesante anche di "spending review preventiva", ed un rimedio per la sicurezza, visto che gli incidenti in città sono causa di allarme sociale e profonda preoccupazione per una vasta fetta di cittadini.

Parimenti devono crescere le zone pedonali (e stanno crescendo dietro al Duomo proprio in questi giorni, ma c'è ancora molto da pedonalizzare e non solo in centro) e le piste ciclabili protette, altre scorciatoie (demenziali) da attivare non ne conosco.

Aspettando la risposta del Comandante Mastrangelo, e degli assessori Granelli e Maran, aggiungo che oltre alle multe sarebbe necessario dare lo spazio adeguato al parcheggio di questi veicoli. I parcheggiatori del centro si lamentano che sono diminuiti i loro incassi, eliminando alcune colonne di strisce blu potremmo indirizzare gli automobilisti nei parcheggi privati, e inoltre potremmo utilizzare lo spazio rimasto per creare parcheggi per moto e motorini e rastrelliere per biciclette.

Ma non realizzate se non di fianco a Palazzo Marino. Fino ad ora ho visto  bloccare i progetti per i parcheggi interrati delle auto (quelle che dovrebbero sparire dalla superficie) oltre a qualche sparuto lavoretto sotto casa di qualche radical chic in pieno centro. Salvo pavoneggiarsi per la fine dei lavori box in XXV Aprile, che questa amministrazione non avrebbe mai realizzato ed anzi ha osteggiato in passato.

Ritornando a qualche messaggio fa direi che senza alcun dubbio l'amministrazione è responsabile assoluta del malcostume dilagante in quanto la vigilanza, che è pagata e diretta dal comune, non compie alcuna opera educativa alla legalita' ed anzi si impone con blocchi ingiustificati.

E non parlo di repressione ma di educazione alla vita urbana civile, e gli stessi componenti non danno un corretto esempio tifando perfino a comportamenti scorretti, come il percorrere i marciapiedi ed andare in senso vietato.

Se un vigile vede una bici in due passare bellamente in galleria e neppure la ferma spiegando che quel comportamento non è da tenersi (li ho visti passare sabato davanti a due vigili trasandati in slalom speciale in mezzo ad un fiume di turisti, con la lei sulla canna, senza subire la minima disapprovazione) così come i contromano che sono anzi caldeggiati da consiglieri se non assessori. Se nessun vigile ammonisce i pedoni che attraversano ogni dove senza il minimo rispetto delle regole del codice e della civiltà e via dicendo la colpa è soprattutto di chi dirige la città che non da i comandi corretti.

Dirigenza che è vittima delle continue contraddizioni che caratterizzano il pensiero comune dei suoi componenti.

In tutto questo si continua a dimenticare che Milano è una città dove si lavora, più di ogni altro luogo in Italia e non solo e che i primi da sostenere sono i suoi residenti, che rappresentano la città e non sono "quelli da punire" od ostacolare indiscriminatamente come ora accade.

Oggi vediamo e sentiamo richieste di interventi che ostacolano la vocazione della città, ad iniziare dall'Area Cattiva e dall'accanimento contro i  residenti senza uno che sia uno intervento a reale favore di chi vi abita e lavora.

E sono proprio anche quelli che usano le due ruote incriminate, questi "bulletti" che non sanno più dove parcheggiare ma che sono la linfa della città attiva per i quali nessuno sta facendo nulla, multe a parte. Ci dicono di usare la bici e poi non c'è un posto dove legarla .. assurdo. A che servono le "ciclabili" se poi quando arrivi non c'è posto o ce ne sono troppo pochi ed appena ti giri te la rubano ?

Attenzione, Area Cattiva contro i residenti, ma non contro chi parcheggia quotidianamente le auto nei nostri parchi (vedi zona triennale) o nei nostri viali, aiuole, controviali, zone verdi od ex tali gratuitamente ed impunemente perfino in pieno centro C. Quello Cattivo perché ? Forse dipendenti di intoccabili ? Elettori ? Da spiegare questo fatto. Perché in Alemagna/Triennale si può percheggiare nel parco e multe ZERO e nessuno neppure protesta ?

Davvero qua le cose non vanno bene, per nulla, altro che domeniche a spasso, totalitarie nei confronti dei soliti residenti, già ipertassati. E' ora di dire basta e di mandare a spasso chi ora ce lo impone e cerca di condizionarci la vita in modo contrario ai diritti costituzionali ed alla libertà personale.